Il centro di Mormanno, in provincia di Cosenza, ospita la mostra che vede protagonisti artisti dell’est Europa. «La convivenza civile tra i popoli è oggi l'unica strada perseguibile per l'umanità e anche attraverso l'arte, siamo convinti, che si possa costruire una sinergia tra le diversità». Così l'assessore alla cultura del comune di Mormanno, Maria Olga Fortunato, ha sintetizzato la presenza presso la galleria D'Alessandro della esposizione “L'arte che unisce i popoli” inaugurata sabato scorso.

Aderendo al progetto "Cultura della Pace" promosso dall’associazione “casa Russia in Basilicata” in collaborazione con alcune comunità locali l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paolo Pappaterra, ha voluto promuovere lo sviluppo di legami culturali interetnici, interregionali e interstatali.

La collettiva di artisti dell'est Europa vuole così ribadire la forza identitaria e di fratellanza che crea la cultura e che può diventare strumento per conservare e rinsaldare legami di pace tra i popoli.

«Mormanno da sempre città accogliente che si è spesa subito per l’accoglienza dei profughi di guerra ribadisce la volontà di essere un luogo dove la pace dimora, si rafforza e si concretizza con scelte variegate e che sempre guardano nella direzione di costruire legami di conoscenza e confronto tra le diversità» hanno sottolineato dall'amministrazione comunale.