Uomini e donne che si raccontano come se fossero libri. La manifestazione, su ispirazione di un’usanza danese, si è tenuta al Tip Teatro
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Mira ad abbattere i pregiudizi a fare uscire allo scoperto le tante storia di lotta e di rinascita che animano ogni territorio, prendendp spunto dalla Huamn Library diffusa in Danimarca, l’evento “Biblioteca vivente, non giudicare un libro dalla copertina”, organizzato a Lamezia Terme dal collettivo Manifest e dalla Biblioteca Galleggiante dello spettacolo del Tip teatro.
Persone che, come fossero libri, scegliendosi anche un titolo, hanno offerto le proprie pagine di vita, raccontato la loro storia fatta spesso di dolore, sofferenza ma anche poi di rinascita. Storie di rivalsa, storie di coraggio e lotta quotidiana confidate in un ambiente intimo e accogliente, in un reciproco dare e avere. Come Mariagrazia ex tossicodipendente che sta affrontando la fase più difficile della comunità, quella del reinserimento e che ha scelto come titolo del suo libro “La rosa rossa” perché si sente in questa fase della sua vita sbocciare, o come Antonio Saffioti, affetto dall’età di due anni da distrofia muscolare ma combattivo e impegnato nel sociale.
O, ancora, come Antonio Saladino che, dopo l’esperienza del carcere, ora si occupa di riqualificazione degli spazi urbani e vive all’insegna del “bello”. C’è chi invece lotta quotidianamente contro la sclerosi multipla come Tiziana Bonacci che ha racconta la sua storia per dare coraggio e offrire il suo messaggio di vita. Dai primi sintomi, fino alla diagnosi e ai primi anni passati in casa senza reagire e all’inversione di rotta. C’è stata poi anche Hafsa, sposa bambina scappata dalla Somalia che, ha detto ha laCNews24, racconta quanto le è accaduto perché un giorno non debba più ripetersi. E poi, ancora, Riccardo Cristiano e Marco Marchese una delle prime unioni civili della Calabria. Un’esperienza di conoscenza reciproca e del territorio ma anche un proficuo modo di diffondere coraggio e speranza.