Per cinque giorni si susseguiranno giornalisti, magistrati, scrittori, testimonianze a disegnare un Paese impegnato nella lotta alla criminalità organizzata
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“Resistere”, è questo lo slogan con il quale torna a Lamezia, dall’uno al cinque settembre, Trame, Festival dei libri sulle mafie che quest’anno spegne dieci candeline.
Sul palco si alterneranno magistrati, giornalisti e scrittori tra i più impegnati nella lotta all’illegalità: Nicola Gratteri, Pif, Riccardo Iacona, Sergio Costa, Giuseppe Provenzano, Cosima Buccoliero, Giuseppe Lombardo, Deborah Cartisano, Gigi Riva, Francesca Nava, Dominella Triunfo, Arcangelo Badolati, Enzo Ciconte, Attilio Bolzoni, Kento, e molti altri.
Ai dibattiti si aggiungono: il laboratorio di giornalismo “Mafie e potere. Come si costruisce un’inchiesta” a cura di Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame 10, Nello Trocchia ed Emiliano Fittipaldi, in collaborazione con l’ordine dei Giornalisti della Calabria; lo spettacolo “Girone 41 bis” di Francesco D'Ayala e Gaetano Savatteri con la regia di Marcello Mazzarella, con il quale il festival partecipa al progetto del Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche #Festivalinrete istituito dal Mibact.
E poi, ancora, le testimonianze delle vittime di racket e usura calabresi a cura dell’Associazione Antiracket Lamezia Onlus e del progetto Mani Libere in Calabria e le aperture straordinarie del Museo Archeologico Lametino per il pubblico e gli ospiti del festival, con la videoinstallazione di Elena Bellantoni e la narrazione guidata a due voci a cura degli Archeologi del settore Maria Teresa Iannelli e Giuseppe Hyeraci. Per accedere agli incontri è consigliabile la prenotazione (sul sito www.tramefestival.it) ed è necessario il green pass.