Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Ultima sera di sipario aperto quella di questa sera per il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme. Le criticità emerse nelle scorse settimane sembravano essere state ormai superate ma l’ultima comunicazione dirigenziale ha infranto le speranze.
E’ uno dei dati emersi durante la conferenza stampa convocata dagli operatori culturali della città per informare la cittadinanza dei tentativi andati a vuoto di creare una relazione con la terna commissariale e di come la chiusura attuale dei Teatro Costabile ed Umberto e quella imminente del Grandinetti possa avere ripercussioni importanti, di tipo economico oltre che di immagine per una città già schiacciata dalla nomea di mafiosa.
Nella sede dell’Ama Calabria si sono riuniti Francesco Pollice, direttore artistico della rinomata associazione musicale, Ivan Falvo D’Urso, in rappresentanza dell’Arci, Nico Morelli per l’associazione teatrale i Vacantusi, Gian Lorenzo Franzì per il Lamezia Film Fest, Ruggero Pegna per la Show Net e Piero e Pierpaolo Bonaccurso per TeatroP.
Richieste formali ed informali, tentativi di approccio falliti quelli degli operatori culturali cittadini con la triade commissariale, è stato spiegato. Una cappa di silenzio, è emerso, quella che avvolgerebbe i commissari straordinari sulla questione teatri. Sconosciute le motivazioni di inagibilità e i tempi tecnici per la riapertura. Il tutto mentre in quelle strutture sono collocati progetti, rassegne, eventi, anche finanziati dalla Regione Calabria. Progetti approvati in cui veniva indicato anche il luogo dello svolgimento e in alcuni casi concesso anche come cofinanziamento.
Il rischio è che le rassegne non si possano tenere e i soldi debbano essere restituiti. Una situazione kafkiana. Specie se si pensa che in alcuni casi il Comune di Lamezia Terme è anche capofila dei progetti. Oltre due milioni e mezzo di euro le risorse arrivate dalla Regione Calabria su Lamezia per eventi culturali. Otto infatti i progetti vincitori di bando. Un record regionale.
LEGGI ANCHE: