Dieci anni di Varia patrimonio immateriale dell’Unesco. Li ha festeggiati Palmi, con un evento serale che – tra mostre di documenti storici, musica e riflessioni nel teatro cittadino – ha visto passare in rassegna i capisaldi della comunità inserita nella rete di cui fanno parte anche Nola, Viterbo e Sassari. È stata Patrizia Nardi, progettista e focal point dell’Unesco, a ricordare come nacque nel 2006 l’idea di valutare la costruzione di un progetto che coinvolgesse per la prima volta le realtà locali specializzate nelle feste dalle macchine a spalla.

Il confronto, moderato dal giornalista Antonio Malgeri, ha registrato gli interventi tra gli altri del sindaco Giuseppe Ranuccio e del consigliere regionale Giuseppe Mattiani. Il primo ha ricordato la sperimentazione che è in corso, ovvero ripetere per il secondo anno consecutivo – la prossima estate – la festa. «Se riusciamo a confermare il grande successo di quest’anno – ha dichiarato il primo cittadino – vorrà dire che la città è pronta per fare come con le feste gemelle che hanno reso annuali i loro eventi».

Mattiani, presentatore della legge che ha dichiarato la Varia grande eventi culturale regionale, ha sottolineato l’importanza della svolta «anche attraverso il contributo di 70.000 euro elargito». E se Ranuccio ha anticipato che il programma per l’edizione 2024 è per lunghi tratti abbozzato, la presidente onoraria della Fondazione – la notaia Clara Reni – ha ribadito l’intenzione di creare il giusto mix tra attrattiva turistica e la difesa della tradizione. L'anniversario 2013-2023 verrà ricordato anche nel corso di un evento che si terrà a Roma.