Come spesso accade con l'arte contemporanea, la mostra a Cerzeto non è stata esente da controversie. Alcune delle opere più audaci hanno suscitato dibattiti accesi nella comunità. In particolare, sull’importanza della resilienza, del restare nel territorio per accrescere le potenzialità di sviluppo del territorio. Il sindaco di Cerzeto, Antonio Rizzo, ha sottolineato l'importanza dell'evento per il comune poiché  ha portato l'attenzione sul paese e stimolato un dibattito importante sull’identità e sul futuro. Dimostrando che possiamo si può essere fedeli alle nostre radici pur essendo aperti al mondo contemporaneo.

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Un altro aspetto significativo della conferenza stampa e dell'intera mostra è stato il coinvolgimento attivo delle autorità locali. In particolare, il sindaco e il vicesindaco hanno colto l'occasione per lanciare un potente messaggio sulla necessità di rivitalizzare i territori arbëresh e contrastare il fenomeno dello spopolamento.

Il sindaco Giuseppe Rizzo ha aperto il suo intervento sottolineando l'importanza storica dell'evento per Cerzeto. La mostra non è stata solo un evento culturale, ma un simbolo di rinascita e di speranza per il territorio. Dimostra che anche un piccolo comune può diventare un centro di innovazione e creatività.

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Troppo spesso i giovani sentono di dover lasciare le proprie radici per cercare opportunità altrove, ma eventi come questo dimostrano che è possibile creare opportunità, nel cuore della comunità.

Il sindaco ha evidenziato come la mostra potesse fungere da catalizzatore per nuove iniziative culturali ed economiche. Questa non è un'iniziativa isolata, ma il primo passo di un piano più ampio per rivitalizzare Cerzeto e l'intera area arbëresh. Si lavora per creare un ecosistema che possa attrarre artisti, imprenditori e turisti, generando nuove opportunità di lavoro e di crescita.

Il vicesindaco ha ampliato il discorso, concentrandosi sull'importanza di preservare l'identità arbëresh nell'era moderna. La comunità ha una ricchezza culturale unica, la sfida che si prospetta davanti è quella di mantenere viva la tradizione mentre ci si apre al mondo contemporaneo.