Il Gal Terre Locridee promuove l’iniziativa per «mettere in luce la ricchezza e la diversità nella cultura di un lembo di Calabria»
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Rovine maestose di città magnogreche, palmenti arcaici scavati nella roccia, profumi di oriente nell’architettura sacra, centri storici secolari sulle montagne prospicienti al mare, biodiversità prorompente nella natura dei luoghi. Con questi requisiti la Locride lancia la sua candidatura a capitale italiana della cultura. Nel comprensorio, ricco di testimonianze storiche e siti di interesse archeologico, è detto in una nota stampa, oltre duemila anni di storia si fondono nel paesaggio aspro dell’interno, che va addolcendosi nei rilevi collinari che degradano verso la costa.
È il Gal Terre Locridee a promuovere l’iniziativa di candidare la Locride a “Capitale italiana della cultura 2025”, «nella convinzione - spiega il comunicato - della dimensione internazionale del territorio e della presenza di un patrimonio dalle componenti uniche ed emergenti, in un contesto omogeneo e vitale, nel quale il principio della diversità è al centro dei processi di sviluppo. È stata avviata - si legge ancora - la definizione di un programma articolato di azione, che coinvolge la gente e tutte le comunità dell’area, che prevede una fitta opera di partecipazione, di sensibilizzazione, di studio e riconsiderazione dei propri valori, secondo modalità capaci di garantire un impatto a lungo termine delle attività, anche in termini di ricaduta nella crescita sociale e culturale del territorio».
Questo lavoro, si sottolinea, ha l’obiettivo «di mettere in luce la ricchezza e la diversità nella cultura di un lembo di Calabria, attraversato da genti ed eventi che hanno lasciato tracce indelebili nella natura, negli uomini e nelle donne della Locride. Servirà per accrescere il senso di appartenenza ad una terra, a comprendere meglio le proprie radici, a catapultarsi oltre per abbracciare culture e paesi altri».
Il Gal Terre Locridee si avvarrà della collaborazione di Officine delle Idee, cooperativa calabrese con competenze ed esperienze nel campo della comunicazione e della creatività culturale, il cui contributo sarà determinante per potenziare il profilo internazionale del territorio e valorizzarne l'immagine.
Tropea è invece la candidata calabrese a Capitale italiana della cultura 2021 (#tropeacultura, questo l'hashtag che accompagna la corsa sin dallo start). Il percorso di candidatura è stato presentato nei mesi scorsi dal sindaco Giovanni Macrì.