VIDEO | Il coinvolgimento dei più piccoli potrebbe rappresentare la vera svolta per il recupero dell’identità italo-albanese. Se ne occupa l'associazione Vorea
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La lingua arbëreshe entra anche nel mondo delle fiabe e dissemina la fantasia dei più piccoli per aggregare le famiglie, trasformando le fiabe nel futuro. Che il mondo dei bambini rappresenti la vera svolta per il recupero dell’identità arbëreshe è tema fin troppo noto. Al di là delle discussioni pubbliche, i progetti stentano a decollare, però, tranne quando nascono dal basso, dalla lungimiranza e dalla volontà di chi opera nel campo. È il caso dell’associazione Vorea che in collaborazione con gli enti scolastici e con i progetti locali ha realizzato importanti attività con riconoscimenti internazionali sul tema “fiabe”.
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Lavorare sulla mente in arbërisht significa compattare gli schemi di comportamento e linguaggio, orientarli verso il recupero di sé. Le fiabe hanno da sempre questa funzione per cui raccontarle in “gjuha arbëreshe” (lingua arbëreshe) era la soluzione necessaria e quasi ovvia. Certo, necessità di organizzazione, visione, impegno e volontà. A raggiungere il successo internazionale è stata la favola di Pinocchio in arbërisht che ha avuto diverse opportunità di visibilità internazionale, grazie all’impegno dell’associazione e di Lucia Martino, docente e divulgatrice, che spiega come il progetto sia partito dal teatro, una rappresentazione amatoriale della fiaba di pinocchio divenuta in breve tempo un progetto di ampio respiro.