Si è appena concluso il primo ciclo di laboratori de La Grotta dei Piccoli, che ha visto per cinque giorni le classi 2^C e 2^D dell’Istituto Comprensivo di Mendicino dare vita a piccoli cortometraggi di animazione attraverso metodi interattivi pensati per avvicinare i più piccoli all’arte della narrazione.

Organizzato dall’associazione culturale La Guarimba International Film Festival, il progetto è partito lunedì 23 gennaio, e ha coinvolto gli alunni che fin da subito si sono mostrati attenti e interessati a voler raggiungere l’obiettivo del programma: creare dei cortometraggi partecipando alla loro realizzazione dalla prima all’ultima fase.

Per cinque giorni gli studenti e le studentesse hanno partecipato a laboratori di animazione, durante i quali hanno ideato e filmato i loro cortometraggi in stop-motion. I laboratori, condotti dalla regista di animazione Valeria Weerasinghe, hanno dato loro l’opportunità di crescere e divertirsi, imparare nozioni di base del mondo dell’animazione, della narrazione e dello sviluppo dei personaggi, oltre che lavorare in gruppo e confrontarsi.Il percorso è stato costruito sulle teorie pedagogiche come l’Apprendimento Cooperativo, il Learning by Doing e i principi dell’educazione non formale montessoriana, per offrire agli studenti un’alternativa rispetto alle dinamiche a cui sono abituati.

«I ragazzi sono stati molto ricettivi e hanno mostrato reale interesse per le attività – dice Giulio Vita, direttore dell’associazione La Guarimba – soprattutto sono rapidi ad imparare poiché abituati ad usare la tecnologia, cosa che ha permesso loro di capire subito certe dinamiche del progetto. Sono stati inoltre molto inclusivi con chi aveva delle difficoltà, e questo mi ha colpito positivamente».

Nelle prime due giornate i giovani, divisi in quattro gruppi diversi, sono entrati nel vivo del processo creativo iniziando a scrivere una storia, ad inserire dei personaggi, e suddividendo tra di loro tutti i ruoli necessari alla realizzazione dei corti, tenendo presenti le proprie inclinazioni e i propri interessi. Si è passati poi nei seguenti giorni alla pre-produzione, alla produzione vera e propria e alla post produzione. I quattro film realizzati durante la settimana sono stati poi proiettati di fronte alla classe e ai docenti. L’educatore Gabriele Tangerini ha condotto una serie di sondaggi, focus group e interviste qualitative per monitorare l’andamento dei laboratori e l’impatto sui ragazzi, ottenendo un riscontro ampiamente positivo da parte di tutti i soggetti coinvolti.

«Siamo felici di portare questo progetto nelle scuole calabresi – dice ancora Giulio Vita – anche se a causa della frana che ha interessato nei giorni scorsi Amantea e la conseguente chiusura della Statale 18, raggiungere i luoghi dei laboratori diventa per noi più complicato e con tempistiche più lunghe, per colpa di scomode deviazioni che tutti siamo costretti a percorrere. Spero – conclude – che la strada venga ripristinata in tempi brevi per non continuare ad incorrere in queste difficoltà».

Dalla prossima settimana il progetto farà tappa in altri istituti di tutte le province calabresi trasferendosi a Badolato (CZ), per poi proseguire a Reggio Calabria, Isola di Capo Rizzuto (KR), Campora S. Giovanni (Amantea, CS) e Vibo Valentia.