Entusiasta dell'iniziativa promossa dal Comune e targata Diemmecom il rappresentante dell'Accademia dei Caccuriani Adolfo Barone che rimarca: «Lo spopolamento è il male della nostra terra, rischia di creare un vuoto enorme anche a livello generazionale»
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Il presidente dell’Accademia dei Caccuriani e del Premio letterario Caccuri, Adolfo Barone, ha partecipato ed è intervenuto attivamente alla Due giorni di Bova promossa dal Comune e dalla società editoriale Diemmecom. I suoi interventi hanno registrato molti consensi e condivisioni. «I due giorni a Bova mi hanno sicuramente lasciato un’impressione profonda, facendomi sentire parte di un vibrante scambio culturale. I temi affrontati, come la valorizzazione dei giovani scrittori e la tutela delle minoranze linguistiche, hanno messo in luce questioni cruciali per la comunità e la società. La rassegna di docufilm ha ulteriormente arricchito il dibattito, offrendo spunti di riflessione attuali».
La Notte delle stelle | Minoranze linguistiche, l’editore Maduli all’evento di Bova targato Diemmecom: «Il futuro della Calabria in un nuovo modo di raccontarla»
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Si tratta quindi di andare avanti sulla strada di Bova sulla valorizzazione dei borghi storici.
«La mia convinzione sull’importanza di promuovere queste iniziative con maggiore forza è fondamentale. Coinvolgere più attori, dalle istituzioni agli artisti, può creare una rete di sostegno e innovazione, rendendo il messaggio ancora più potente e raggiungendo un pubblico più ampio. Queste esperienze possono fungere da catalizzatore per un cambiamento positivo, rafforzando il senso di comunità e la consapevolezza culturale. Tutto questo senza dubbio sarebbe un’ottima medicina per lo spopolamento dei borghi e di contro combattere il fenomeno dell’overturism»
Da qui bisogna partire per capire cosa si può fare per salvare i borghi storici dal declino definitivo.
«Lo spopolamento è il male della nostra terra, rischia di creare un vuoto enorme anche a livello generazionale. Cosa possiamo fare per evitare lo spopolamento definitivo dei borghi? Si possono adottare diverse strategie»
Proviamo ad elencarne qualcuna.
«La prima è lo sviluppo economico locale: promuovere iniziative imprenditoriali, agriturismi e prodotti tipici per attrarre residenti e turisti. Poi gli incentivi per i giovani: offrire agevolazioni fiscali o sovvenzioni per giovani famiglie che decidono di trasferirsi nei borghi. Segue il miglioramento dei servizi: potenziare infrastrutture, servizi sanitari, scuole e connettività internet per rendere la vita nei borghi più attrattiva».
Certamente sarà importante anche la cultura.
«Assolutamente sì. È necessaria la promozione culturale: organizzare eventi culturali e festival che mettano in risalto le tradizioni locali, attirando visitatori e creando un senso di comunità. Inserirei anche le collaborazioni intercomunali: creare reti tra borghi vicini per condividere risorse, eventi e progetti. Importante poi sono i progetti di riqualificazione: investire nel restauro di edifici storici e nel miglioramento degli spazi pubblici per rendere i borghi più accoglienti. Infine la sostenibilità ambientale: promuovere pratiche ecologiche e turistiche sostenibili, attirando così un pubblico sensibile a questi temi».
Un vero e proprio programma per risollevare la Calabria.
«A mio avviso queste azioni possono contribuire a creare un ambiente più vivibile e attrattivo, fermando il fenomeno dello spopolamento»
Ormai da diversi anni Caccuri ha dimostrato che un piccolo borgo può fare grandi cose.
«Caccuri è un esempio emblematico di come un piccolo borgo possa avere un impatto significativo attraverso la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali. La sua capacità di organizzare eventi come il Premio Caccuri ha messo in luce talenti artistici e ha attratto visitatori, stimolando l’economia locale».
Siete stati molto bravi ha condividere i vostri progetti e a renderli partecipi a tutti. E oggi siete diventati un modello.
«Il coinvolgimento della comunità e la collaborazione tra le diverse associazioni hanno dimostrato che, con iniziativa e passione, anche i centri più piccoli possono diventare punti di riferimento culturale e turistico. Questo modello può ispirare altri borghi a seguire il proprio esempio, evidenziando l’importanza della creatività e della coesione sociale per un futuro sostenibile»
Caccuri potrebbe unire i borghi storici per rilanciare un progetto di rilancio. L’esempio di Caccuri può essere imitato.
«Caccuri ed il Premio Caccuri possono fungere da esempio per altre associazioni e comunità in diversi modi. Innanzitutto, promuove la valorizzazione della cultura e delle arti, incoraggiando la creatività e il talento locale. Inoltre, stimola il coinvolgimento della comunità, creando occasioni di incontro e collaborazione tra artisti e cittadini«.
E c’è ancora dell’altro.
«Un altro aspetto importante è la trasparenza e l’inclusività del processo di selezione, che può servire da modello per altre iniziative.
Infine, il Premio Caccuri può dimostrare come eventi culturali possano contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio, attirando visitatori e creando opportunità per le attività locali».
Bova in queste due giorni ha rappresentato una speranza per tutta la Calabria
«Quello che hanno fatto il comune e l’editore Domenico Maduli con LaC in questo weekend della cultura è di straordinaria importanza. Da qui può partire un grande progetto a tutela delle minoranze linguistiche e per tutti i borghi storici della Calabria».