VIDEO | La globalizzazione e la migrazione dalle aree rurali hanno contribuito all'erosione del patrimonio culturale. Il progetto di Tommaso Ferrari punta a portare l'insegnamento della lingua arbëreshe nelle scuole dell’obbligo
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La lingua arbëreshe sta affrontando una crisi significativa. Nonostante il suo valore culturale e storico il numero di giovani parlanti sta diminuendo drasticamente. Una delle principali cause del declino della lingua arbëreshe è la globalizzazione e l'assimilazione culturale. I giovani arbëreshë sono sempre più esposti a culture e lingue maggioritarie attraverso i media, l'istruzione e la tecnologia. Anche la migrazione dalle aree rurali dove le comunità arbëreshe sono storicamente radicate verso le città italiane ha contribuito all'erosione della lingua. Inoltre all'interno delle famiglie l'uso della lingua arbëreshe sta diminuendo, poiché molti genitori scelgono di parlare principalmente in italiano a casa.
Questo comporta una ridotta esposizione dei giovani alla lingua arbëreshe limitandone l'apprendimento e l'uso quotidiano. Dall’idea di Tommaso Ferrari e con la collaborazione di tutti gli insegnanti degli istituti comprensivi è stata condotta un'indagine a tappeto nelle scuole delle comunità arbëreshe in Calabria per avere un quadro completo sulla situazione attuale della conoscenza della lingua arbëreshe tra i giovani.
L'indagine ha evidenziato una situazione critica ma non senza speranza per la lingua arbëreshe. Sebbene la conoscenza della lingua tra i giovani sia limitata, esistono le basi per un potenziale recupero e rafforzamento. Con sforzi concertati tra scuole, famiglie, comunità e istituzioni, è possibile preservare e rivitalizzare la lingua arbëreshë, assicurando che continui a essere una parte viva del patrimonio culturale italo-albanese. È necessario un intervento per iniziare una sistematica strategia di divulgazione, conservazione e salvaguardia della lingua che comporti l’insegnamento curriculare della lingua arbëreshe nelle scuole dell’obbligo.