VIDEO | Rappresentata nel 1662 a Venezia, è il primo dramma della storia incentrato sulla figura della celebre regina d'Egitto. L'impegno di Pro Loco e Ibimus per il recupero
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Si deve all’impegno sinergico della Pro Loco di Castrovillari, del Credito Cooperativo Mediocrati, dell’imprenditore Vincenzo Crescente e dell’Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese Ibimus, il recupero di un’opera musicale di notevole valore, la Cleopatra del compositore e organista fra Daniele da Castrovillari, rappresentata per la prima volta a Venezia nel Teatro San Salvatore, in occasione del carnevale del 1662, su libretto di Giacomo Dell’Angelo.
Dramma da valorizzare
Minore conventuale, Daniele da Castrovillari, secondo le testimonianze storiche raccolte, con questa opera, la prima in assoluto avente quale protagonista la celebre regina d’Egitto, ebbe uno straordinario successo raggiungendo notevole popolarità. Il manoscritto originale è conservato nella Biblioteca Nazionale Marciana del capoluogo lagunare. Il dramma, articolato in un prologo e tre atti, è stato adesso trascritto in notazione moderna e stampato in una edizione critica, presentata al pubblico nella sala convegni De Cardona di Rende nel corso di un dibattito moderato da Anna Rita Cardamone, al quale hanno tra gli altri partecipato il presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino; il presidente di Ibimus Annunziato Pugliese, insieme al vicepresidente dell’Istituto e curatore del volume Francesco Paolo Russo; il presidente della Pro Loco della città del Pollino Eugenio Iannelli; il presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari Gerardo Bonifati; il ricercatore Domenico Martire; il presidente della Ghs Vincenzo Crescente.
Musiche straordinarie
Daniele da Castrovillari fu custode provinciale dei frati minori conventuali di Calabria prima di trasferirsi a Ferrara e poi a Padova dove venne a contatto con i più autorevoli compositori del tempo. L’importanza della Cleopatra è testimoniata pure dal recente ritrovamento di alcune copie parziali dell’opera contenuta in una raccolta delle arie più famose del Seicento, rinvenuta nella biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. «Non è un caso che questa partitura da Venezia, abbia poi girato l'Italia - ha detto Francesco Paolo Russo - giungendo non solo a Napoli. Se ne hanno tracce anche a Pisa. Ci sono dei brani all'interno di una bellezza sconvolgente che rispecchia il massimo delle sonorità che in quel periodo storico poteva essere offerto dai musicisti». Adesso la Cleopatra potrà diventare un segno distintivo per Castrovillari. Preannunciata la sua rappresentazione nel calendario della 66ma edizione del Carnevale di Castrovillari.