C’è anche la catanzarese Nuccia Tolomeo tra i sette nuovi venerabili per i quali Papa Francesco, dopo aver ricevuto sabato scorso il cardinale prefetto Angelo Becciu, ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgarne i decreti. Si tratta del primo passo per l’apertura di un processo di beatificazione e canonizzazione. Gaetania, questo il nome di battesimo dell’umile serva di Dio, è nata il 19 aprile 1936 a Catanzaro ed ha vissuto per 60 anni, fino alla morte avvenuta il 24 gennaio 1997, una vita semplice. Una vita immobile a causa di una paralisi progressiva e deformante fin dalla nascita. Una sofferenza che la stessa ha offerto a Dio trovando in Lui le motivazioni per cantare la vita. A chi andava a farle visita regalava sempre una testimonianza di coraggio e fede. Quella stessa testimonianza che, negli ultimi anni di vita, offriva ogni sabato notte a Radio Maria. Si rivolgeva a tutti, soprattutto ai sofferenti nel corpo e nello spirito, e invitava  tutti ad affrontare la vita col sorriso. Era proprio questo, Sorriso, il nome che la stessa aveva dato al suo angelo custode. «Non dobbiamo mai dimenticarci di questo compagno silenzioso e prezioso – diceva Nuccia in diretta radiofonica in occasione della Santa Pasqua del 1996 – e questa sera voglio farvi un dono: voglio mandare a tutti voi il mio angioletto. Ha già spiegato le ali, sta già volando, aprite le porte dei vostri cuori, non lo lasciate fuori. Ve lo mando per portarvi il mio sorriso e la mia gioia».