INTERVISTE | L'esposizione dell'artista Raffaele Montepaone potrà essere ammirata al consiglio regionale di Reggio fino a venerdì
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Un affresco sugli usi e costumi della Calabria e dell’antica civiltà contadina “narrati” attraverso scatti che immortalano attimi di vita vissuta e volti di donne e uomini solcati dal tempo e dalla fatica che trasmettono saggezza ed umanità. La mostra fotografica “Life - istantanee di Calabria” - progetto dell’artista vibonese Raffaele Montepaone (che ha dato vita all’omonimo volume la cui prefazione è stata curata da Ferdinando Scianna, tra i più grandi maestri della fotografia in Italia) – è stata inaugurata stamani nel “Transatlantico” di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria e potrà essere ammirata fino a venerdì 19.
Al taglio del nastro, oltre all’artista, era presente Giuseppe Neri, segretario Questore del Consiglio, Remo Malice, docente di Teoria della Percezione dell’Accademia di Belle Arti. Promossa dall’ufficio di presidenza dell’Assemblea, l’iniziativa intende dare ulteriore visibilità alla galleria fotografica, risultato di un lavoro decennale di incontri e dialoghi, di studio ed approfondimento nei borghi più sperduti e abbandonati della Calabria rurale e contadina. «Non si tratta di scatti rubati – ha spiegato Montepaone- ma del frutto dell’incontro e della conoscenza con le persone che fotografi. Credo che solo quando si instaura un rapporto di fiducia e di empatia con la persona da ritrarre, la foto possa essere ricca di contenuti».
“Life” comprende due serie di opere “Faces” ed “Hands” che hanno ricevuto premi e riconoscimenti anche internazionali nonché citazioni su riviste, da ultimo sul giornale “The Sun”. Una testimonianza di fotografia documentaristica mossa dalla passione per il reportage e dall’utilizzo del bianco e nero che vuole andare all’essenza. «Credo che la fotografia, soprattutto quella documentaristica – ha dichiarato l’artista - debba avere un impatto per la forza dei contenuti, piuttosto che dei colori che, spesso, distolgono l’attenzione dell’osservatore. Una fotografia si legge meglio quando si fa leggere».
Gli scatti più importanti nascono nel 2007 quando l’artista lavorava come fotoreporter per un quotidiano locale. Si trovava a Stilo per un servizio e lì ha incontrato casualmente la signora Concetta, una nonnina di 102 anni, chiamata l’oracolo dei riti pasquali. Sarebbe diventata il primo ritratto della serie ‘Life’. E proprio questo scatto nel 2014 è valso a Montepaone il secondo posto tra i giovani emergenti all’ “Affordable Art Fair Milano”, nell’ambito di Expo Arte.
Da allora “Life” ha ricevuto tanti altri premi e riconoscimenti: nel 2014 al contest fotografico a cura di Fiof, Fondo internazionale per la Fotografia; il premio speciale Talent Prize 2015 che ha permesso di esporre la sua opera “Memoria” al museo Pietro Canonica di Roma. Nel novembre 2015 ha esposto al Caroussel du Louvre di Parigi; nel 2016 l’Archivio Fotografico Italiano ha promosso una sua mostra personale a Legnano per il Festival Fotografico Europeo. Nel luglio 2016 viene presentato dall’AFI ad Arles il libro “Il bel paese” durante “Les Rencontre de la Photographie”. Seguono un’esposizione collettiva a Grenoble ed una personale alla galleria Ex-Nihilo. Nel 2017 ha vinto la prima edizione del Premio Ram Sarteano al Mia Photo Fair, importante fiera italiana dedicata alla fotografia d’arte, a cui è seguita una mostra presso la Rocca Manenti, a Sarteano.
«L’Ufficio di Presidenza, ha sottolineato Neri, ha fortemente voluto celebrare un documento storico - perchè è così che lo definisco - di una Calabria che non ha disperso nei meandri del consumismo il senso di umanità e quell'innata delicatezza verso il quotidiano, verso il valore delle piccole cose. Allestire questa mostra - per cui ringrazio l'Ufficio stampa del Consiglio regionale e soprattutto Calabria on web per il coordinamento nonché l'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria,- ha un significato per noi altamente simbolico: un lavoro di così alto spessore e che esalta la Calabria, non poteva non avere il sostegno del Consiglio regionale, perchè le fotografie di Raffaele stanno facendo il giro del mondo, hanno esportato un segno identitario della nostra storia. Ed in questo percorso, ha concluso il segretario-questore, era giusto e doveroso che la massima Assise regionale partecipasse e accompagnasse fattivamente il cammino di un giovane calabrese capace di raccontare, attraverso la fotografia, una parte autentica della nostra regione».