Non c'è ricorrenza che, a Caraffa, possa essere staccata dalla cultura arbëreshë. Il piccolo borgo del Catanzarese, fondato intorno al 1450 da milizie albanesi, rappresenta un'isola linguistica appartenente all'arcipelago identitario dell'Arbëria. Un fazzoletto di terra posizionato nell'Italia meridionale punteggiato da una serie di comuni istituiti o ripopolati da gruppi provenienti dal Paese delle Aquile. Tra i canti della tradizione popolare tramandati negli anni, "Kristi ju ngjall" (Cristo è risorto) rappresenta uno dei brani più conosciuti del periodo pasquale. Un brano che rievoca la resurrezione di Gesù e trasmette un messaggio di fede e speranza.

In occasione delle recenti festività pasquali, l'amministrazione comunale di Caraffa guidata dal sindaco Antonio Sciumbata e l'associazione "Rranjiet Arbëreshë", su iniziativa del presidente del consiglio comunale con delega alla cultura e alla pubblica istruzione Serena Notaro, hanno voluto rivolgere i propri auguri alla cittadinanza attraverso la pubblicazione sui social del canto di Pasqua "Kristi ju ngjall". Ad interpretare per l'occasione il brano sono stati Cosimo De Santo (chitarra), Luigi Gregorio Comi, Serena Notaro, Consuelo Fimiano, Marianna Peta e Giusy Aracri (voce). 

Testo e traduzione del canto “Kristi ju ngjall”

Kristi ju ngjall

Tri ditë in Zot fjeshtri ndan dhe
na ju ngjiall si sot më të madhë hjre
një angjëll ka qialli erdhë këtu ndanë
zbilli varrën in Zot ju ngrie
Te dial menatënë erdhën gratë
angjëllin pane: <<te ku ëshetë Zoti thanë?>>
Angjelli tha: <<mos u dridheni gra
mos kërkoni kush varrin lja
ju nisëni gra ecëni për shtëpitë
tua kënduar me shum hajdi>>.
Tri ditë in Zot fjeshtri ndan dhe
na ju ngjiall si sot më të madhë hjre.

Cristo è risorto

Tre giorni Nostro signore dormì sottoterra
è risorto come oggi pieno di grazia
un angelo scese dal cielo
aprì il Sepolcro… Nostro Signore si alzò
Domenica mattina vennero le donne
videro l'angelo e chiesero: <<dov'è il Signore?>>
L'angelo rispose: <<non tremate donne,
non cercate colui che ha lasciato il Sepolcro
preparatevi donne andate in ogni casa
cantando con molta allegria a dare la lieta novella>>.
Tre giorni nostro Signore dormì sottoterra
è risorto come oggi, pieno di grazia,