FOTO | Manifestazione limitata causa pandemia ma sempre suggestiva quella promossa nel piccolo centro di Briatico. La responsabile dell'associazione Potenzoni in fiore, Calzone: «Manteniamo vive le nostre tradizioni»
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Tappeti a tema sacro, vere e proprie opere d’arte che raccontano una fede viscerale. L’Infiorata di Potenzoni, frazione di Briatico torna con il suo carico di colori e spiritualità. La manifestazione, vista l’emergenza Covid, quest’anno è stata assai ridotta. Le vie del paese sono state come da tradizione adornate a festa per la solennità del Corpus domini ma ogni rione (Agave, Glicine, Torre e Chiesa) si è concentrato su un singolo tappeto.
Quattro quelli principali: Gesù in croce e il dolore della Maddalena (Chiesa); Madonna con Rosario (Torre); Gesù fonte di vita e speranza (Glicine) e infine l’Ecce homo, Gesù con la corona di spine (Agave).
I tappeti floreali
I tappeti vengono tradizionalmente realizzati con fiori partendo da un disegno base. Per i contorni, al fine di risaltare figure e geometrie, viene utilizzata torba o fondi di caffè. Il resto, è un lavoro certosino fatto di sfumature, accostamenti di colori, ricerca di chiaro-scuro e profondità. Così le strade si trasformano in una galleria d’arte, un viaggio nella bellezza. L’Infiorata per Potenzoni è un appuntamento antico, l’attaccamento a questa tradizione dimostrato dalla comunità è stato per anni d’esempio anche per i paesi limitrofi. Con il tempo ha superato i confini regionali divenendo una delle manifestazioni più apprezzate e visitate della Calabria. Quest’anno, così come quello passato, Potenzoni e suoi infioratori hanno dovuto fare i conti con l’emergenza pandemica e la necessità di limitare al minimo sia la creazione delle opere che l’afflusso turistico.
L’Infiorata
Nonostante il delicato periodo, come sottolineato dal parroco padre Luigi Scordamaglia «l’Infiorata – spiega - è stata un modo per solennizzare la giornata del Corpus domini. Il nostro obiettivo era quello di glorificare il nome del Signore». Parole che rimandano all’origine dell’evento, nato allo scopo di omaggiare il passaggio del Santissimo per le vie del paese. Era usanza gettare petali di fiori. Da quel rito, l’Infiorata ha preso forma per poi assumere il carattere di una vera e propria manifestazione artistica. Parole di orgoglio sono state espresse da Daniela Calzone, responsabile dell’associazione “Potenzoni in fiore”: «Il momento storico sta in qualche modo destabilizzando anche la vita sociale dei piccoli paesi. Queste iniziative sono state da sempre esempi positivi di aggregazione e Potenzoni con la sua storia sta dimostrando di voler mantenere vive le proprie tradizioni». La sensibilità verso l’arte ha poi influenzato tanti ragazzi: «È stato bello notare – aggiungere - i giovani impegnati a realizzare questi quadri. Tra loro – conclude Calzone - ci sono veri e propri artisti che sviluppano la loro creatività anche attraverso queste occasioni».