In occasione della festività della Madonna del Carmelo l’eparca di Lungro, monsignor Oliverio ha celebrato la messa presso la chiesa dedicata a San Basilio in Eianina
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Il tempo del Covid sta facendo sperimentare «la fratellanza umana e universale come mai ci saremmo aspettati, così all’unisono confinati, nei mesi scorsi, isolati, soli, nella famiglia, in comunità, in piccoli gruppi». Un’emozione comune «ci rende vicini l’uno l’altro. La nostra sofferenza, quella dei nostri vicini, ci fanno provare una vera compassione verso tutti coloro di cui ascoltiamo la fragilità delle nostre comuni umanità». Parole del vescovo della Diocesi di Lungro alla comunità di Frascineto, visitata in occasione della festività della Madonna del Carmelo. Il pastore della chiesa arbereshe ha celebrato la messa solenne nella chiesa dedicata a “San Basilio” in Eianina di Frascineto alla presenza, tra gli altri, del sindaco Angelo Catapano e del vice, Angelo Prioli, che lo hanno accolto in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
L’omelia è stata occasione per esortare tutti a vivere questo particolare momento, con la speranza e la necessaria fiducia per superare la grave crisi dettata dalla pandemia. Monsignor Donato Oliverio ha posto l’accento sulle tante «persone anonime di cui nessuno parlerà» che sono emerse con le loro «testimonianze di solidarietà» come «buoni samaritani». Ma accanto a slanci di umanità non mancano «egoismo e codardia. Tuttavia - ha rimarcato - è bello vedere che l’attenzione fraterna senza confini ha preso il sopravvento». Le parole chiave per il futuro sono «trasformazione e cambiamento» che suggeriscono le situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo e che possono essere «viste come un’opportunità per rinsaldare i rapporti con il prossimo, per sentirci parte di un’umanità che è sempre più globalizzata, ma sempre pronta a creare tutte le condizioni per un nuovo umanesimo».