Eventi miracolosi, riti e devozioni che rimandano a tempi antichi. La straordinaria storia che ruota intorno al Santuario del Carmine di Palmi, Reggio Calabria, è al centro della puntata di LaC Storie, curata dal videoreporter Saverio Caracciolo. Un viaggio che affonda le radici in un preciso momento storico. Dal 31 ottobre fino al 16 novembre 1894, la statua della Madonna del Carmine fu protagonista di un evento eccezionale: trasudava, apriva e chiudeva le palpebre. Si gridò al miracolo e per 17 giorni fu un susseguirsi di eventi prodigiosi. Folle di fedeli raggiungevano la chiesa per osservare quanto si stava materializzando sotto i loro occhi senza sapere che il fatto più importante doveva ancora compiersi.

Il 16 novembre, infatti, la popolazione decise di portare in processione per le vie del paese l’effigie. Fu in quel momento che la terra venne scossa da un terribile terremoto che mise in ginocchio il paese. Gli abitanti, tuttavia, si salvarono. A testimonianza di quanto accaduto, viene ancora gelosamente custodito il fazzoletto con il quale si asciugò il volto della Madonna il 16 novembre del 1894. È lo stesso rettore, padre Carmelo Maria Silvaggio a raccontare il significato del “grande miracolo”: «La Madonna come madre che sapeva bene cosa stava per accadere, volle trarre in salvo i suoi figli perché – aggiunge – crollando il soffitto ci sarebbero stati tantissimi morti». Ancora oggi, il Santuario è considerato cuore spirituale di Palmi e dell’intero comprensorio della Piana di Gioia Tauro. g.d'a.