VIDEO | Strumenti arcaici le cui note invadono vie e piazze durante le feste. Per tutto il periodo della novena a Tropea Massimo e Filippo hanno fatto rivivere l'antica usanza
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La zampogna è uno strumento a fiato molto arcaico: costituita da una sacca, comunemente realizzata con pelle di capra e da quattro o cinque canne, è suonata dagli zampognari che, con l'arrivo delle feste, in vari paesi calabresi percorrono le varie vie rallegrandole con motivi natalizi tradizionali.
Lo zampognaro spesso viene accompagnato da un'altra persona che suona la pipita o ciaramella. È quello che fanno ad esempio Massimo di Piano Luppino (nel Lametino) e Filippo di Vibo Valentia, che si sono conosciuti ad un corso di strumenti tradizionali - come appunto la zampogna e la pipita - al conservatorio di Vibo Valentia, diventando buoni amici ma soprattutto una coppia di zampognari che da oltre dieci anni suona in diverse località calabresi.
Tra queste anche Tropea: da decenni durante la novena di Natale, di mattina presto, gli zampognari suonano tra le viuzze e piazze del Borgo più bello d'Italia 2021. Durante il loro passaggio molte persone si svegliano e aprono le loro finestre e balconi per ammirare e ascoltare quel bel suono che li immerge nel periodo natalizio.
Per molti zampognari - spiegano loro stessi - la zampogna è come un piccolo presepe, perché ad ogni canna veniva attribuito un personaggio: la parte sinistra è la canna dell'accompagnatore e viene attribuita a San Giuseppe, la canna destra alla figura della Madonna, altre due canne al bue e all'asinello e infine la canna più piccola a Gesù Bambino.