Mentre il mondo ancora fronteggia l'emergenza Covid e la società civile è costretta a limitare o del tutto a evitare gli assembramenti in qualsivoglia occasione o contesto, anche il microcosmo calabrese accusa il colpo della sospensione, da due anni a questa parte, del primo e più importante tra i fattori aggreganti della vita comunitaria, le feste patronali, un perpetuarsi instancabile di riti, di tradizioni, di emozioni, di gesti ai quali la nostra terra, come del resto l'intero Meridione, non può e non vuole assolutamente rinunciare. Recuperare le fila del "discorso" devozionale e antropologico interrotto due anni or sono non vuole limitarsi ad una forma malinconica di ricordo, men che meno tentare di sedare il malcontento di un popolo che non ha potuto celebrare i propri riti religiosi.

Il format Il Sacro in Calabria, scritto e condotto da Gianfresco Solferino, si propone infatti lo scopo di riportare l'attenzione su alcune realtà storiche e antropologiche del grande patrimonio calabrese, rileggerle, farle gustare sotto molteplici aspetti - da quello storico-artistico a quello etno-antropologico passando attraverso il patrimonio immateriale del canto e delle tradizioni - offrendone, però, un'immagine rinnovata, ovverosia ricercando quegli aspetti taciuti, talvolta dimenticati, o forse mai realmente motivati così da far capire prima d'ogni altra cosa l'origine e il senso di ciò che da secoli il popolo di Calabria celebra durante le grandi festività patronali.

Immagini vivide e riprese video di un recentissimo passato, oltre a riprese in loco, permetteranno di raccontare il senso dei riti, il loro svolgimento, il contesto urbano e ambientale nel quale avvengono. La bellezza delle opere d'arte, dei luoghi, dei monumenti aiuteranno invece a entrare nel vivo di una realtà ben più grande, quella cioè della contestualizzazione del Sacro nell'ordinarietà del tempo e dello spazio, così da far entrare gli spettatori nel cuore delle celebrazioni, soprattutto ora, frangente storico in cui le feste non si sono svolte o hanno avuto esplicazione in modo sincopato e con limitata partecipazione dei fedeli.

Dodici puntate potrebbero gettare una luce nuova su storie e racconti, capolavori dell'arte e voci del passato, musica e consuetudini di un popolo al tempo della festa, aiutando, per altro, a recuperare gli aspetti più singolari della devozione e la stratificazione degli eventi storici confluiti nell'immenso cerimoniale festivo calabrese, unico per forme ed espressività.

L'appuntamento è ogni giovedì alle 21 su LaC, canale 19 del digitale terrestre, 419 di TivuSat e 820 di Sky.