Vini, calici, sommelier, una riflessione a più voci sull’enogastronomia del territorio ma non solo. Ha avuto respiro internazionale, ieri a San Demetrio Corone (CS), l’evento che ha inaugurato la nuova Delegazione “Arbëreshë  e Alto Ionio” dei sommelier dell’Ais Calabria. Un’iniziativa senza precedenti: si tratta, infatti, della prima struttura organizzativa dei sommelier italiani che fa riferimento non solo ad un’area territoriale ma anche ad una comunità, quella di origini albanesi che da oltre cinque secoli ha saputo mantenere vivo il legame con la patria d'origine, integrandosi pacificamente ed efficacemente in Calabria e in altre zone d'Italia. Lo riporta una nota stampa.

 

A testimoniare e valorizzare l’iniziativa, c’erano presenze e interventi qualificati. Dal console onorario della Repubblica di Albania, Aldo Marino all’ onorevole Fatmir Toci, parlamentare della Repubblica delle Aquile, dal presidente della Camera di Commercio della Regione di Vlora, Arben Breshani, a Blerim Kokomani, titolare dell’omonima, importante cantina albanese. E a rappresentare la categoria, il presidente dell’Associazione sommelier Albania, Dashamir Elezi e Vincenzo Vitale, referente del Club Ais Albania.

 

Lo spessore culturale e civile dell’evento – fortemente voluto dalla presidente dell’Ais-Calabria Maria Rosaria Romano che ha presenziato all’inaugurazione – è stato sottolineato nell’incontro pubblico tenuto nella storica location del Collegio Italo Albanese di Sant’Adriano dal sindaco di San Demetrio, Salvatore Lamirata e dal sommelier Salvatore Mauro, consigliere dell’Ais Calabria, che ha moderato il dibattito. «L’avvio di questa nostra nuova realtà organizzativa - ha affermato Maria Rosaria Romano –, la prima in Italia a non far riferimento solo ad un ambito territoriale, ha l’obbiettivo di rimarcare una saliente peculiarità. Da secoli qui si svolge non solo una importante storia di integrazione e accoglienza e di reciproco rispetto delle culture ed è tangibile quanto la preservazione di radici antiche, le contaminazioni e la fusione armonica di lingua, cultura e tradizioni, sono ancora oggi un ‘valore aggiunto’ non solo per la Calabria».

 

La cerimonia tenuta a San Demetrio Corone (a due mesi dall’incontro del presidente Mattarella e del presidente albanese, Ilir Meta) si è conclusa con una degustazione “triangolare”, di vini calabresi, di cantine dell’area Arbëreshë e di vini “schipetari”: un confronto “calici alla mano” curato impeccabilmente dalla neo-responsabile della Delegazione “Arbëreshë  e Alto Ionio” Carmela Chimento e dal gruppo di servizio dei sommelier di AIS Calabria.