«Siamo stati tutti particolarmente onorati di aver interpretato questa serie che racconta una storia così importante e così poco conosciuta. Un tributo doveroso al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e alla nascita del primo nucleo speciale antiterrorismo. Un tributo doveroso ai tanti ragazzi che difesero con coraggio e dedizione la nostra democrazia in pericolo. È stato reso un servizio pubblico importante, soprattutto per le nuove generazioni».

Alessio Praticò, attore reggino, talentuoso e generoso, condivide la sua emozione di aver preso parte a questo contribuito di memoria alla quale anche il cinema, che per lui è ormai una professione, è chiamato.

Ha interpretato il ruolo del capitano Umberto Bonaventura, massimo esperto eversione, nella serie evento appena trasmessa su Rai Uno, intitolata “Il nostro Generale”.

Essa è ispirata alla vita del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, ai tempi della guerra contro le Brigate Rosse nel difficile decennio tra il 1970 e il 1980. Diretta da Lucio Pellegrini, Andrea Jublin, si avvale della sceneggiatura di Monica Zapelli e Peppe Fiore.

«Lo spaccato che raccontiamo è uno dei più oscuri della nostra storia, in cui grandi erano la paura di attentati, il terrore, il senso di smarrimento. In quel frangente buio, compreso tra il 1970 e i primi anni Ottanta, tristemente noto come gli anni di Piombo, ci fu chi si spese in prima persona, sacrificando anche affetti, per difendere un valore che oggi andrebbe riscoperto, quello del bene comune», ha sottolineato ancora l'attore reggino Alessio Praticò.

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