Un autore che non ha bisogno di presentazioni e un titolo che arriva dritto al punto. I Tromboni di Mario Giordano sbarcano a Tropea e lo fanno come è nello stile del noto giornalista televisivo: suscitando curiosità e spunti di riflessione sui temi di più stretta attualità.

Palazzo Santa Chiara il teatro del dibattito moderato dal giornalista di LaC News24, Agostino Pantano, e aperto dai saluti del sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, e del presidente dell’associazione Valentia, Anthony Lo Bianco, ideatore della manifestazione itinerante che sta raccogliendo grande successo in tutta la Calabria.

Giordano non le manda a dire, con ironia e spirito critico prende di mira le categorie che negli ultimi anni hanno spopolato sulle reti televisive nazionali: «Negli ultimi giorni i tromboni si sono moltiplicati, in campagna elettorale sono tantissimi – ironizza Giordano -. Politici, giornalisti, virologi che si presentano con la verità in tasca ma molto spesso la verità è fatta per fregarci. Per combattere questo appiattimento dobbiamo mantenere il cervello attivo, perché passiamo da un’emergenza a un’altra, ma credo che la più grande emergenza sia quella di continuare a pensare con la nostra testa», ha evidenziato il giornalista, che ha analizzato anche il fenomeno dei social network: «Sono un grande strumento di libertà, perché permettono a tutti di esprimersi, ma sono anche un rischio perché è facile incappare in notizie false. Però a me preoccupano più le menzogne istituzionali. Quando un presidente del Consiglio dice che chi si vaccina non verrà contagiato, quello mi fa molta più paura di ciò che si dice sui social».

Dunque, accendere il cervello e dubitare: sono gli antidoti ai tromboni proposti dal direttore Giordano, che mostra fiducia nelle capacità degli italiani: «Siamo un popolo straordinario, l’Italia è straordinaria. Sono ospite di Tropea che è un posto meraviglioso, come tutto il nostro Paese. Siamo un popolo che si dà molto da fare e che merita di non essere rintronato da tanti tromboni che ripetono degli slogan. Tutti suonano le trombe, ma ogni tanto è necessario suonare i tromboni per evitare di essere trombati», ha concluso con ironia.

Ampiamente soddisfatto della riuscita dell’evento il presidente Lo Bianco che ha voluto anche omaggiare il gruppo LaC-Pubbliemme con una targa, ritirata dal caporedattore tg Alessandro Stella, e una significativa motivazione: «Esempio positivo in Calabria e in Italia – si legge -, in loro c’è la passione di far conoscere il territorio, la voglia di raccontare un mondo complesso con ottimismo e attenzione al futuro».

Un’attenzione come quella rivolta dall’associazione Valentia alla Calabria: «Siamo molto orgogliosi della presenza del direttore Giordano – ha commentato Lo Bianco - che ha accettato il nostro invito nonostante l’imminenza delle elezioni politiche. Stiamo girando la Calabria, sono migliaia le persone che stanno partecipando ai nostri eventi dove è forte anche la presenza delle istituzioni. Sono undici tappe molto faticose ma vogliamo mantenere un livello alto perché siamo tutti giovani che cercano di alzare l’asticella sempre di più per far crescere la nostra terra», ha concluso il presidente.