L’accordo mira a riproporre in edizione economica importanti titoli di marchi indipendenti, quattro quelli che usciranno tra 2025 e 2026: «Un riconoscimento per la nostra attività e un’opportunità per i lettori»
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Da sempre leader di mercato nel tascabile, gli Oscar Mondadori – diretti da Luigi Belmonte - hanno stretto un nuovo accordo nell’ambito di una più ampia politica editoriale tesa a riproporre in edizione economica importanti titoli di marchi indipendenti, seguendo una virtuosa consuetudine del mondo editoriale anglosassone e francese.
Così gli Oscar ancora una volta hanno concentrato l'attenzione su un catalogo di qualità e, dopo gli accordi avviati con NN Editore e con Clichy, è la volta di Settecolori di Manuel Grillo, editore raffinato e attento a testi mai pubblicati in Italia o da tempo fuori catalogo.
«Siamo lieti che in futuro le nostre edizioni usciranno anche nella collana degli Oscar Mondadori. Questa collaborazione – dichiara Manuel Grillo, amministratore unico di Settecolori – che prevede la presenza del nostro marchio in copertina, è da un lato, per la scelta dei nostri titoli, un riconoscimento della qualità della nostra attività editoriale, e dall'altro un'ulteriore quanto felice opportunità per i lettori degli Oscar, collana e catalogo d'eccellenza del Novecento italiano e internazionale».
Luigi Belmonte, direttore degli Oscar Mondadori, fa eco alla soddisfazione: «Proseguono i nostri sforzi di allargare il sistema delle partnership con tutte quelle realtà editoriali che fanno della ricerca e della cura il marchio distintivo della loro proposta letteraria. Gli Oscar Mondadori possono diventare un valido supporto per mantenere vivi tanti libri che meritano di essere letti anche dopo anni dalla loro prima pubblicazione».
Tra 2025 e 2026 si prevede la pubblicazione di 4 titoli dal catalogo Settecolori nell’universo Oscar Moderni e Oscar Classici.
Jean Giono, Il disastro di Pavia (Oscar Moderni) maggio 2025. Il romanzo (del 1963) racconta la grande battaglia del 1525 (il cui anniversario ricorre quindi nel 2025) tra l'esercito francese di Francesco I e quello imperiale di Carlo V d'Asburgo. La vittoria delle truppe dell'imperatore (lanzichenecchi e soldati spagnoli) segna un definitivo cambiamento nelle tecniche di combattimento (la cavalleria pesante tramonta, avanzano gli archibugieri) e rappresenta un momento di svolta per il predominio in Italia. Grande autore del Novecento francese, Jean Giono entra così nella proposta letteraria degli Oscar Moderni con un romanzo che scava a fondo nelle personalità tormentate dei due condottieri e in un'epoca controversa della storia.
José Maria Eça de Queiroz, I Maia (Oscar Classici) ottobre 2025. Il Balzac dell'Ottocento portoghese racconta il destino di Carlos e dell'intera famiglia dei Maia. Tra I Buddenbrook, la Saga dei Forsythe, Il gattopardo e I Viceré: un romanzo che mette a nudo un mondo e una società, oltre a far entrare nella letteratura la città di Lisbona.
Robert Brasillach, Sei ore da perdere (Oscar Moderni) ottobre 2025. Romanzo (scritto nel 1944 ma pubblicato postumo) di un controverso autore francese che narra la ricerca della donna di cui si è innamorato un commilitone tra la capitale e la provincia francese durante l'occupazione tedesca. Un romanzo durissimo e perfetto, dalle tinte noir, un po' alla Simenon.
Jean-Jacques Langendorf, Scende la notte, Dio guarda (La crociera dell'Emden) (Oscar Moderni) prima metà del 2026. Di un autore francese ben presente nel catalogo Adelphi, questo romanzo del 2000 si fonda su un fatto vero e racconta dell'incrociatore tedesco Emden che nell'estate del 1914 solca i mari orientali. Tra gli ufficiali a bordo, il barone Hohber, suddito dell'impero austro-ungarico e studioso del mondo arabo, ricorda la sua vita. Il presente bellico e il passato si intrecciano nel raccontare il declino e la fine, simili, dell'impero austroungarico e di quello ottomano.