VIDEO | Il racconto popolare narra di un gruppo di esseri dispettosi che vagano per la città facendo scherzi agli abitanti del paese, in realtà è una pratica goliardica tramandata di generazione in generazione
Tutti gli articoli di Cultura
Nell'incantevole cittadina di San Demetrio, annidata tra le dolci colline d'Italia, si trova una storia avvincente avvolta nel mistero: la leggenda dei diavoli di San Demetrio. Questa antica leggenda parla di un gruppo di demoni dispettosi, che si dice vaghino per la città sotto il manto dell'oscurità, causando caos e facendo scherzi agli ignari abitanti del villaggio.
ARBËRIA NEWS - Consulta l'intera sezione di LaC News24
Secondo il folklore locale, si ritiene che i diavoli siano stati scatenati sulla città secoli fa da un potente stregone in cerca di vendetta per un'offesa percepita. Si dice che questi spiriti maligni possiedano la capacità di cambiare forma, assumendo varie forme per sconcertare e terrorizzare coloro che incontrano.
La leggenda narra che possiedano una serie di poteri soprannaturali, dalla capacità di controllare gli elementi alla capacità di lanciare potenti illusioni in grado di confondere i sensi. Gli abitanti dei villaggi raccontano storie di incontri inquietanti con questi esseri spettrali, alcuni dei quali affermano di essere stati attirati nelle profondità della foresta dal loro fascino ultraterreno.
In realtà si tratta semplicemente di una pratica goliardica che si tramanda da molti anni, durante la quale dei ragazzi si riuniscono al mattino presto ed iniziano a dipingere di rosso delle vecchie scarpe, ma anche corna di plastica. Si ricoprono di pelli di capra puzzolenti e di vecchi abiti, più che altro stracci e si muovono all’interno del paese spaventando la gente che li incontra. Ma non tutti hanno paura di loro, anzi, alcuni aprono le porte di casa e li invitano a mangiare delle polpette o a bere un bicchiere di vino. Il vino per i diavoli non manca mai, lo usano per farsi coraggio e per assumere l’andatura tipica attraverso le strade. Una volta erano molto più dispettosi e creavano veri e propri danni alle auto parcheggiate o agli altri oggetti che i malcapitati lasciavano lungo la loro strada, ma ora la polizia li segue molto da vicino e impedisce loro di svolgere il loro “lavoro”.