Nella sua produzione pittorica emerge prepotente l’amore per la Calabria e la gioia di esservi ritornato dopo il periodo trascorso lontano. Una gioia che emerge nei paesaggi che ripercorrono atmosfere e profumi tipicamente calabresi. Le splendide ginestre odorose, dal giallo vivo, così belle e così vere che sembra di sentire quel loro profumo inebriante; poi le diverse tonalità del verde delle montagne; quei blu e gli azzurri del mare e le sue coste ricche di bellezze naturali ed artistiche che abbracciano la Calabria; l’albero, tema ricorrente nelle opere è segno delle radici ritrovate.

Alessandro Lato ha il suo ritrovo artistico nel cuore del centro storico di Cosenza, dove in uno spicchio di un antico palazzo ha realizzato il suo laboratorio, un angolo di creazione ed esposizione che sembra calarsi interamente nella storia di questi palazzi in abbandono, dove però gli artisti, lentamente, sembrano voler ritrovarsi.

Chi è Alessandro Lato

Alessandro Lato nasce a Cosenza nel 1975. Vive e lavora a Rende. Si appassiona al mondo della pittura sin da giovanissimo. A 16 anni inizia a frequentare gallerie e musei ed a collezionare opere dei maestri della pittura italiana. A 18 anni inizia a dipingere da autodidatta. Vive per alcuni anni a Roma, Firenze e in Sicilia dove entra in contatto con diversi artisti del luogo, che influenzano la sua tecnica e il suo stile. La ricerca pittorica, che rappresenta la vita stessa dell’artista, matura negli ultimi anni, sfociando in tele ricche di colore e materia. Per diversi anni lavora fuori dalla sua Calabria, ma non spezza mai il rapporto con la sua terra, che ricerca con forza nel corso degli anni.
La chiave di lettura del suo essere artista è tutta nelle sfumature di colore, che prendono spunto dal dna cromatico con la stupefacente capacità del tridimensionale, riuscendo a conferire la giusta tonalità cromatica al senso della vita.

La pittura di Alessandro Lato

L’arte pittorica di Alessandro Lato si sviluppa in due direzioni: da una parte l’inclinazione al colore nella scala cromatica della solarità dei gialli pieni, nei rossi accesi e sfolgoranti, nei blu profondi, nei grigi graduati fino al nero. Dall’altra nel percorso più asciutto e taciturno che è quello di un segno morbido eppure deciso, reso tale dalla spatola in cui il gesto pittorico è forte almeno quanto l’intensità del colore.
Alessandro è un artista anomalo, in contrasto con il suo mondo quotidiano, ma forse proprio per questo particolarmente felice nelle sue espressioni artistiche.