Archeologia, arte, mito ma anche scienza e misteri irrisolti; sono alcuni degli elementi che guidano l’affascinante racconto de “Il viaggio dei Bronzi di Riace”, spettacolo prodotto dall’Accademia dei Caccuriani e andato in scena nella meravigliosa cornice del castello aragonese di Pizzo con la conduzione del giornalista Paolo Di Giannantonio. Una narrazione dettagliata ma al contempo dinamica e accattivante, che parte dall’appassionato studio sui Bronzi portato avanti negli anni dal professore Daniele Castrizio in collaborazione con il visual designer Saverio Autellitano, e in grado di far luce su molteplici aspetti legati alle famose statue dei due guerrieri riemersi dal mare. 

«Per me questo è un meraviglioso giallo, è un meraviglioso romanzo con molti colpi di scena - ha commentato Di Giannantonio -.  C’è intanto da chiarire quando furono trovati i Bronzi quanti erano, con quanti pezzi e se ce n’è un altro dov’è finito. Poi c’è il mito, la leggenda. Ma soprattutto il team di Daniele Castrizio, andando in Grecia, ha fatto delle scoperte importanti e quindi questa è l’occasione per illustrare le cose che scientificamente sono state trovate in più» ha concluso il giornalista. Continua a leggere su ilVibonese.it