Torna il weekend dedicato al patrimonio culturale italiano, da scoprire e proteggere insieme al FAI. «Lasciati emozionare dalla bellezza del patrimonio d'arte e natura italiano», questo lo slogan scelto dal Fai per annunciare, sabato 23 e domenica 24 marzo, quello che l’associazione definisce come “il weekend più bello dell'anno”.

Tra borghi e musei

Un lungo fine settimana di arte e bellezza, che apre in Italia ben 1.100 luoghi straordinari solitamente chiusi al pubblico, aperti per un giorno grazie ai volontari del fondo italiano per l’ambiente. Il Comitato di Vibo Valentia ha organizzato aperture ad hoc ed eventi, presentando il programma dell’edizione 2019 nelle sale della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Filadelfia. Sarà proprio Filadelfia, oltre a Vibo, la capitale della Primavera Fai 2019. Si comincia oggi pomeriggio alle ore 17.30 nel Museo Archeologico Statale “Vito Capialbi”. Per i 50 anni della sua istituzione, sarà illustrato il volume realizzato da Maurizio Bonanno, portavoce della Delegazione FAI di Vibo, dedicato alla laminetta orfica, reperto principe tra i tanti ospitati dal sito. Il testo “La laminetta di Hipponion e la definitiva rivelazione dei rituali orfici” sarà illustrato dall’archeologa Mariangela Preta alla presenza dell’autore.

Protagonista, Filadelfia


Nel week end ci si trasferirà a Filadelfia, definita la “Città dell’Utopia”. «Grazie alla collaborazione dell’Amministrazione, dell’istituzione comunale Castelmonardo, dell’Istituto Omnicomprensivo di Filadelfia i cui studenti faranno da “Apprendisti Ciceroni” nelle visite guidate, alla Società Operaia ed alle famiglie Serrao, Costa, Apostoliti – ha affermato Teresa Saeli Romano Carratelli, capo delegazione FAI di Vibo– sarà possibile conoscere la storia di questo importante centro, visitando il laboratorio tessile con gli antichi telai, tradizione antica che si deve assolutamente salvaguardare». La chiusura in grande stile delle giornate, sarà a Vibo, e precisamente al Conservatorio “F. Torrefranca”, nel cui Auditorium dello Spirito Santo, alle ore 18, di domenica il Quintetto Valentia è atteso per il concerto finale. L’ensemble d’archi, di recente formazione, presenterà un repertorio di musica contemporanea. Composto da Giuseppe Sangeniti, Giuseppe Tallarico, Sabina Fedele, Margherita Franceschini, Michele Cossu, sarà accompagnato per l’occasione dalla fisarmonica di Gianfranco Palena.