Ad Aieta tornano le “Giornate d’Europa”, un laboratorio di pensiero che forma giovani studenti e laureati a un’Europa libera e unita, come auspicava il manifesto di Ventotene. La Summer School è organizzata dall’associazione culturale “Centro Rinascimento”, fondata e presieduta dal giornalista Rai Gennaro Cosentino, nato proprio ad Aieta 64 anni fa, e si svolge nel Palazzo Rinascimentale, simbolo del borgo e luogo ricco di storia e tradizione. Come ogni anno, nella giornata finale, dedicata ad un meeting internazionale, sarà lanciata l’idea dell’ “Europa di Aieta” in base al tema che ha contraddistinto l’evento. Il progetto si avvale del Patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia. La nuova edizione, l’undicesima, è dedicata ad Alberto Ventura.

La cultura europeista

Per quattro giorni studenti di scuola superiore, universitari e laureati fino ai 35 anni, provenienti da tutta Europa, potranno partecipare a corsi e meeting e contribuire alla formazione della cultura europeista. L’evento proietta il piccolo borgo sulla scena internazionale. «Che posto occupa Aieta in Europa?», chiediamo al presidente Cosentino. «L'Europa dal basso - è la sua risposta -, l'Europa dei giovani e della cultura, l'Europa dei piccoli centri, l'Europa non solo percepita, ma quella che vuole esprimersi attraverso i giovani e la cultura».

Verso dove?

L’iniziativa vanta importanti collaborazioni con università, fondazioni, associazioni e enti locali e territoriali e come di consueto vede la partecipazione di professionisti ed esperti. «È un grande sacrificio a livello organizzativo - continua Cosentini -, ma anche una grande opportunità per i giovani laureati e per gli studenti, adesso anche degli istituti superiori, che vogliono interrogarsi insieme a noi sull'Europa del domani. Il tema di quest'anno è “Verso dove?”. Ecco, noi vogliamo interrogarci su quale strada intraprendere nel momento in cui l'Europa è sempre più una necessità». Poi continua: «Negli anni, oltre ai corsisti, abbiamo avuto qui docenti di tutte le università italiane ed europee, prestigiosi rappresentanti delle istituzioni europee, ambasciatori, scrittori, registi. Ecco, è un modo per incontrarsi. Questo non è un corso di formazione professionale, ma un laboratorio di pensiero e sarà sempre di più un laboratorio di pensiero che guarda all'Europa della solidarietà, all'Europa della Pace, della transizione e dei giovani».