La nuova narrazione di Polsi e ciò che rappresenta dal punto di vista culturale, artistico e spirituale, questa mattina a Gioia Tauro ha fatto segnare un nuovo importante capitolo. Per riscoprirne l’essenza più autentica, presso la sala "Cisterne", si è svolta la presentazione del docufilm "Un nuovo volto per Polsi" della regista Angelica Artemisia Pedatella, nato all'interno del progetto realizzato in simbiosi tra l'istituto comprensivo gioiese "Pentimalli-PaoloVI-Campanella" del dirigente scolastico Domenico Pirrotta e quello di "San Luca-Bovalino" guidato da Daniela Perrone. L'appuntamento odierno rappresenta uno dei passi del cammino intrapreso da diversi mesi e che ha fatto anche tappa nel luogo Mariano frazione di San Luca.

«Polsi è un bene immateriale sottratto alla ‘ndrangheta e forse bisognerebbe togliere alla criminalità non solo i beni materiali, ma soprattutto: i cuori della gente, i loro pensieri e visioni». Questo è l'obiettivo che si pone il progetto scolastico che vuole dare agli studenti una nuova prospettiva della Calabria.


La rappresentazione del docufilm

Nella gremitissima sala sede della biblioteca comunale gioiese, autorità civili, militari e religiose e tantissimi studenti delle scuole del territorio hanno assistito alla proiezione in anteprima del cortometraggio dai tratti fortemente emotivi e innovativi. La pellicola, attraverso gli occhi di un personaggio fittizio, un giornalista, sintesi dei tanti calabresi "scappati" dalla propria Terra senza comprenderne l'essenza, intende regalare nuove prospettive e la speranza ai giovani di poter rimanere in Calabria.

«Vogliamo dare un messaggio fortissimo alle istituzioni – ha spiegato la regista Angelica Artemisia Pedatella -. È necessario che si guardi alla cultura come strumento essenziale che agisca nella psicologia di massa. Bisogna utilizzare la cultura non solo per intrattenimento sporadico delle persone, ma per agire nel tessuto sociale in maniera continuativa nella quotidianità. La Calabria è straordinaria. Bisogna capire come coltivare i valori positivi tutti i giorni. La rivoluzione parte da noi».

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal Garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza di Gioia Tauro Marisa Gambi e dal sindaco di Gioia Tauro Simona Scarcella, la quale ha sottolineato che «bisogna guardare oltre, mettendo da parte pregiudizi. E quando a ricordarlo sono i ragazzi, la cosa diventa di una valenza fondamentale. La Calabria è, e deve essere, una realtà diversa dalla criminalità organizzata».

A moderare l'incontro, la responsabile del progetto, Francesca Moricca, che ha rimarcato l’importanza che il messaggio di positività esca dal tessuto scolastico e raggiunga le istituzioni e la comunità sociale.
Obiettivo condiviso dal dirigente scolastico Domenico Pirrotta, il quale ha posto l’attenzione sul «lavoro rivoluzionario» intrapreso, che attraverso un approccio culturale diverso «ha dimostrato che si può cambiare la nostra società, rimanere in Calabria, lavorare e studiarci».

Intervenuto anche il commissario prefettizio del comune di San Luca Rosario Fusaro, che ha evidenziato come sia essenziale «offrire messaggi chiari e che le nuove generazioni inizino a scoprire la storia e valori autentici che esprime Polsi, realtà senza confini».