VIDEO | Il progetto M'ama o non m'ama si è concluso con la premiazione dei lavori più significativi realizzati dagli studenti
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Sono stati 142 i femminicidi in Italia nel 2018, lo 0,7% in più rispetto allo scorso anno. Di questi, 78 casi ad opera di partner o ex partner che spesso giustificano maltrattamenti e omicidi per amore. Un sentimento che spesso viene confuso e che porta anche la vittima a subire le violenze sia fisiche che verbali.
E allora diventa sempre più importante far capire alle nuove generazioni che i soprusi non sono indice di amore e che qualsiasi tipo di maltrettamento, anche uno schiaffo, non può essere giustificato.
Il settore per le Pari opportunità della Regione Calabria, in collaborazione con la Presidenza dei Ministri, ha avviato in tutte le province un progetto sulla violenza di genere dal titolo “M’ama non m'ama!”.
Nel corso del convegno conclusivo, tanti gli spunti di riflessione da parte degli esperti del settore intervenuti al dibattito con gli studenti di alcune scuole calabresi.
«La Regione Calabria – ha detto l’assessore alla cultura Maria Francesca Corigliano – si è impegnata per creare le condizioni necessarie per le strutture con il riconoscimento di ben tredici centri antiviolenza e quattro case rifugio».
La Provincia di Catanzaro, settore Pari opportunità, grazie a fondi regionali ha bandito un concorso a premi per le scuole chiedendo loro di realizzare delle opere (disegni, temi, video, immagini) che consentisse non solo di approfondire il tema della violenza contro le donne, ma allo stesso tempo, di riflettere sul grave fenomeno.
«Anche il concorso è una forma di prevenzione - ha detto la consigliera di parità della Provincia, Elena Morano Cinque – perché crediamo che se avremo salvato una sola vittima o un solo uomo dall’essere un soggetto maltrattante, avremo speso tempo e soldi al meglio».
Per la presidente del Cadic, l’organismo di coordinamento che gestisce tutti i centri antiviolenza presenti in calabria, Isa Mantelli, «bisogna inserire l’educazione ai sentimenti nelle scuole elementari e prevedere un aiuto alla genitorialità».
Tra le scuole vincitrici anche il liceo artistico “De Nobili” di Catanzaro con l’opera della giovane studentessa del liceo artistico “De Nobili” di Catanzaro, Maria Grazia Alfieri: «Ho realizzato un quadro con una donna - ha spiegato - che urla tutte quelle sofferenze e tutte quelle violenze causate dall'uomo che diceva di amarla».