Musicisti di tutto il mondo, collegati in diretta streaming con la piattaforma dedicata al “Diatonic Accordion International Festival” (organizzato in Francia da Frédéric Deschamps), hanno composto la giuria che ha insignito la tredicenne falconarese, Alessandra De Bartolo, del titolo di migliore performance tra tutte quelle che, a livello globale, hanno concorso al premio in palio per ogni categoria.

Un risultato che non ha minimamente scalfito la grazia e la genuinità della ragazzina, tornata immediatamente ad esercitarsi e a trascorrere le sue giornate nell’alternanza di scuola e piccole mansioni nell’azienda agricola di famiglia, un premio che però ha riempito d’orgoglio la comunità, soprattutto quella dei musicisti, dove ancora una volta spicca la disciplina insegnata nella “Antonio Grosso School” di Falconara Albanese.

L’entusiasmo per esser risultata la migliore al mondo, però, Alessandra De Bartolo non è riuscita a nasconderlo, soprattutto quando – imbracciato lo strumento – ha iniziato a regalare sorrisi ad ogni nota, segno di una accresciuta consapevolezza nei propri mezzi, e del piacere di regalare agli altri, performances di altissimo livello.

«Il tempo che dedico a questo strumento – ha detto la ragazza – è quello che basta. Non è tantissimo, ma da quattro anni scandisce le mie giornate. La passione è nata dopo l’incontro con un anziano del paese, che vista la curiosità con cui mi sono approcciata alla sua musica, ha consigliato di dedicarmi all’organetto diatonico. Cosa che ho immediatamente fatto, iscrivendomi all’età di nove anni alla scuola del maestro Antonio Grosso, con il quale condivido oggi la soddisfazione per questo primo riconoscimento di livello internazionale».

Immersa nello splendido scenario che circonda la sua casa, a volte Alessandra si è esibita anche dinnanzi agli animali della sua fattoria, incontrando gradimenti inaspettati e qualche verso di scontento. «Ho suonato in montagna – ha detto la tredicenne – tra pecore e cani, con questi ultimi che subito mi hanno abbaiato contro, mentre le pecore sono rimaste ferme ad ascoltare». Una nota di colore che non stona affatto con quelle musicali.