Per la prima volta a Catanzaro e a grande richiesta è stata inaugurata la mostra-record dedicata a uno degli artisti più amati del ‘900. Al Complesso monumentale del San Giovanni apre oggi, 20 novembre, e resterà esposta fino al 20 gennaio 2019, la mostra Escher. La Calabria, il Mito: un’occasione unica per conoscere l’arte del genio olandese e l’influenza che l’architettura e i paesaggi calabresi ebbero sulla sua parabola artistica. Attraverso un percorso di 86 opere, alcune delle quali mai esposte in Italia come Fuochi d'artificio (1933), Sogno (1935) e Senglea (1935), la mostra non solo è specchio della vita e dei viaggi che Escher fece nel nostro Paese, ma anche del riverbero che il suo lavoro e le sue creazioni ebbero e continuano ad avere sulle generazioni successive.

Il viaggio in Calabria nel 1930

Nel Sud Italia Escher maturò buona parte di quelle idee e suggestioni che caratterizzano, nel segno della sintesi tra scienza e arte, la sua matura produzione e gli studi sulle forme che lo hanno reso unico nel suo genere. Durante la sua permanenza in Italia dal 1922 al 1936, Escher visita diversi luoghi della nostra penisola. Tra questi proprio molti borghi della Calabria che egli percorse a partire dal 28 aprile del 1930. Le terre mediterranee, così profondamente diverse da quella natia, esercitano su di lui una profonda attenzione: lo colpiscono il sole e la luce del sud, le architetture geometriche dei paesaggi, le costruzioni verticali sulle rocce, gli strapiombi sul mare, la stratificazione di culture antiche.

«Catanzaro nei grandi circuiti nazionali»

«La Città di Catanzaro – commentano il sindaco Sergio Abramo e l’Assessore alla Cultura Ivan Cardamone - è orgogliosa di poter ospitare questa grande mostra che accenderà per due mesi i riflettori sul Capoluogo di regione riconosciuto quale punto di riferimento del panorama culturale in Calabria e al Sud. L’obiettivo che ha animato questa iniziativa, che ha visto mettere in moto una complessa macchina organizzativa con la sinergia di diversi soggetti pubblici e privati, è stato quello di proiettare il Capoluogo al centro dei più ampi circuiti culturali nazionali contribuendo a far parlare di Catanzaro in termini positivi. Un grande evento, dedicato ad un artista apprezzato in tutto il mondo, che siamo convinti potrà generare una forte ricaduta in termini di immagine, di indotto economico, di crescita e sviluppo culturale per il nostro territorio».

Tra le opere più importanti in mostra e testimonianza del suo viaggio calabrese Morano, Pentedattilo e Rocca Imperiale, tutte del 1930, e le vedute di Scilla, Tropea, Santa Severina e Rossano del 1931: luoghi e ricordi di Escher che in mostra si potranno anche sfogliare attraverso un touch screen col diario del suo viaggio nel sud Italia. Il ricordo della Calabria, come del resto di tutta la nostra penisola, rimarrà indelebile nella sua mente e nelle sue opere future tanto che in Dream del 1935 è ripresa la mantide religiosa che aveva disegnato a Pentadattilo cinque anni prima.

La mostra, è prodotta e organizzata da Comune di Catanzaro e Assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro con il Gruppo Arthemisia, vede il contributo della Regione Calabria, è in collaborazione con la M.C. Escher Foundation ed è curata da Federico Giudiceandrea e Domenico Piraina.