Rosario Leopoldo Calabria durante la seconda guerra mondiale era un fante dell'esercito italiano in servizio a Chiaravalle Centrale. Da quel 1943 sono passati ben 76 anni, nel corso dei quali ha sempre tenuto nel cuore il ricordo della città delle Preserre. L’uomo, classe 1921, nel giorno del suo 98esimo compleanno, ha coronato il sogno di tornare, finalmente, a Chiaravalle. Una comunità che, durante il periodo buio del fascismo, lo aveva accolto con amicizia e calore umano. Gli stessi sentimenti espressi oggi dal sindaco, Mimmo Donato, e dall'intera amministrazione comunale. Il “soldato” Calabria è stato ricevuto presso la sede municipale con tutti gli onori del caso.

 

Il primo cittadino ha voluto donare una pergamena ricordo al proprio ospite, sottolineando l'importanza del momento. Visibilmente emozionato, ma lucidissimo nella memoria di quegli anni lontani, Rosario Leopoldo Calabria ha ricordato, in particolare, la caduta di Mussolini. «Quel giorno ero di guardia proprio al palazzo comunale di Chiaravalle» (l'attuale Palazzo Staglianò ndr) ha raccontato ai presenti. Non sono mancati accenni ai luoghi, agli amici, alla fidanzatina Barbara «che abitava proprio qui vicino». Sfogliando foto e fogli matricolari, Rosario Leopoldo Calabria ha ringraziato i familiari e il sindaco per avergli fatto vivere «il più bel compleanno della sua vita».

 

Donato, dal canto suo, ha rimarcato le caratteristiche di ospitalità del popolo chiaravallese che restano nel cuore di chiunque. Dopo l'incontro in comune, Calabria ha percorso a piedi e con passo sicuro alcune strade della città: negli occhi la gioia di quella giovinezza trascorsa per le vie di Chiaravalle Centrale.