La raccolta fondi promossa da Ilenia Iannello continua. E adesso una nuova gara di solidarietà: piccoli regali ai degenti
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Un esempio di generosità e di altruismo, quello che sta portando avanti Ilenia Iannello. La studentessa di Porto Salvo ha avviato una raccolta fondi destinata allo Jazzolino. Un’iniziativa che la v23enne ha promosso dallo scorso mese di marzo, da quando cioè è scoppiata la pandemia. Con i soldi raccolti attraverso la piattaforma gofundme.com (clicca qui per donare), è stato acquistato materiale destinato ai reparti Obi Covid, Utic, Medicina e Ginecologia. Dalla sua pagina Facebook Ilenia ha sempre informato i donatori sulle offerte e sugli acquisti effettuati, con un elenco di spese dettagliato. Con la stessa puntualità nelle scorse ore ha postato su Facebook un nuovo messaggio nel quale lancia una nuova sfida: donare regali ai malati di Covid, ricoverati in ospedale e che trascorreranno in solitudine le festività natalizie.
Un dono per i pazienti Covid
«Attualmente il fondo è di 2mila e 271 euro e dal momento che dai reparti dello Jazzolino non sono giunte richieste di materiale sanitario – fa sapere – abbiamo pensato che possa essere giusto manifestare la nostra vicinanza ai pazienti ricoverati che, data l’emergenza sanitaria tuttora in atto, stanno trascorrendo la loro degenza senza alcuna visita di familiari ed amici. Questa solitudine – scrive Ilenia – sicuramente ed inevitabilmente si accentuerà soprattutto nei prossimi giorni di festa. A tal proposito vorremmo, utilizzare una piccola somma per acquistare piccoli doni da destinare ai pazienti, che si troveranno a vivere un Natale ancora più brutto di quello che noi ci ostiniamo a lamentare. Cambiano i destinatari ma il fine è lo stesso: far sapere che ci uniamo a loro in questo difficile momento, con l’augurio che tutto questo passi presto. Rendiconteremo, ovviamente, tutto».
Le donazioni
La giovane, che nel tempo ha conquistato la fiducia dei donatori ha deciso di chiedere loro il permesso per cambiare la destinazione d’utilizzo delle offerte, invitando «coloro i quali hanno donato, se non sono d’accordo, a manifestare il dissenso, eventualmente anche scrivendomi privatamente».