La città di Paola vanta un'istituzione che da trent'anni si pone come punto di riferimento essenziale per i giovani, gli anziani e le loro famiglie: il Circolo Auser. Non solo un luogo di aggregazione, ma un autentico crocevia di dialogo intergenerazionale, che trasmette ai più giovani le ricchezze di esperienze e valori propri di epoche passate, un patrimonio di cui è fondamentale conservare la memoria.

Il circolo Auser si è dedicato principalmente all'assistenza alla persona, offrendo supporto fisico, psicologico, relazionale e culturale, agli anziani e alle fasce più deboli della comunità, tra cui immigrati, disabili e indigenti.

Intenso è l’impegno profuso nel promuovere un dialogo interculturale attraverso la musica, coinvolgendo cittadini italiani e stranieri, così come alta è l’attenzione rivolta all’emergenza educativa delle nuove generazioni, spronate a partecipare a corsi di didattica inclusiva che, all’inizio di febbraio, saranno resi disponibili per un elevato numero di iscritti. Oltre ai corsi classici di italiano, matematica, storia, e inglese, il Circolo quest'anno offrirà anche laboratori di musicoterapia, mettendo a disposizione una sala multisensoriale dedicata agli studenti con bisogni educativi speciali, che sfruttando le nuove tecnologie a disposizione, consentirà a chiunque di potersi approcciare alla cultura senza difficoltà.

Simone Cauteruccio, giovanissimo membro del direttivo, ha spiegato che «con questo nuovo progetto si vuole creare un luogo per l'apprendimento innovativo, dotato di strumenti adatti per rispondere efficacemente alla crescente richiesta di supporto alla didattica, in particolar modo proveniente dalle famiglie di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES, ndr). In generale, studenti e studentesse di ogni ordine e grado, potranno usufruire di una formula che si articola in due proposte, la prima è relativa al doposcuola specialistico con ragazzi che necessitano di un Servizio di Assistenza Educativa (SAE, ndr), l'altra è un doposcuola per ragazzi, studenti, studentesse di ogni ordine e grado».

«Come metodologia didattica per l'inclusione - ha proseguito il giovanissimo dirigente Auser - di importante rilievo è la sala multisensoriale che verrà allestita in sede (che si trova nei pressi dell’ingresso del Santuario Regionale di San Francesco di Paola, ndr), che consentirà agli studenti di usare simultaneamente i 5 sensi. Di importante rilievo è anche lo sportello di ascolto psicologico che verrà rivolto alle famiglie degli studenti con disabilità».

In tre decenni di attività, l’associazione paolana ha tessuto una rete solida con il territorio, stabilendo collaborazioni significative con enti locali, istituzioni come l'Università della Calabria e il Conservatorio di Cosenza. Numerose e variegate le attività svolte, tutte finalizzate a soddisfare i bisogni spesso trascurati dalle istituzioni competenti, contribuendo così al benessere collettivo.

Tra le iniziative più significative, la "Banca del Tempo", un attività in cui si deposita tempo e disponibilità anziché denaro, promuovendo lo scambio di attività, servizi, saperi e competenze tra associazioni, enti e cittadini. Analogamente, "l'Auser Caffè Alzheimer" si propone di promuovere una cultura dell'invecchiamento attivo tra gli anziani, migliorando i livelli di energia psicofisica, prevenendo malattie e favorendo l'inclusione sociale.

Un altro progetto riuscito è senz’altro "SanitÀmica", nato da una collaborazione tra Auser di Paola, Auser di Amantea e Asmev (associazione medici volontari) di Belmonte Calabro, iniziativa che mira a rendere operativo un ambulatorio medico specializzato per fornire assistenza, in particolare ai migranti e alle persone in difficoltà economica del territorio.

Il Circolo Auser di Paola è inoltre organizzatore del Festival "Radici e Ali", un appuntamento annuale che da quasi due decenni anima le estati paolane con musica tradizionale ed etnica. L'evento, diventato uno dei principali nel panorama calabrese, da un anno a questa parte è stato arricchito con tappe spin-off, come il “Marea Summer Festival”, che nella scorsa stagione estiva ha richiamato migliaia di persone sul lungomare cittadino, grazie ad un allestimento  che ha saputo coniugare musiche della tradizione e modernità, coinvolgendo artisti provenienti da diverse parti del mondo, con l’intento di diffondere un linguaggio comune tra le culture del Mediterraneo.