Un lungo corteo ha invaso la città portando un'onda di balli e canti. Presenti gruppi provenienti dalla Bolivia, Filippine, Taiwan, Romania, Kenya e Bulgaria
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Popoli provenienti dalle zone più remote della Terra, uniti in un unico abbraccio quello della Pace, hanno danzato e cantato alla 38esima Estate internazionale del Folklore e del Parco del Pollino. Un lungo serpentone di colori, usi, costumi e tradizioni ha invaso la città trasformandola nell’ombelico del mondo grazie alla presenza dei gruppi provenienti da: Bolivia – Bulgaria – Filippine – Kazakistan – Kenya – Romania – Taiwan e naturalmente Italia, con il Gruppo Folklorico, ospitante la kermesse, “Città di Castrovillari”.
Il popolo del festival
Ancora una volta il “Popolo del Festival” non ha fatto mancare la propria presenza invadendo in ogni posto la Piazza Biagio D’Arienzo che, per l’occasione, è diventata un grande teatro all’aperto per ospitare l’evento folkloristico mondiale più importante della Calabria Citeriore organizzato dall’Associazione Culturale E.I.F. per la direzione artistica di Antonio Notaro con il contributo del Comune di Castrovillari, del Parco Nazionale del Pollino, inserito nel brand Castrovillari Città Festival e sotto l’egida del Cioff.
«Un festival che richiama tanta gente, tanta musica, tanti colori e soprattutto tanta integrazione ed è questo il messaggio che noi vogliamo lanciare qui da questa Piazza da Castrovillari». Così il direttore artistico, Antonio Notaro.
Sul palco le danzatrici del Progetto Cea e alcuni componenti dei gruppi presenti alla kermesse, diretti dalla coreografa Tilde Nocera, hanno danzato aprendo di fatto le 38esima edizione, sottolineata dagli aspetti culturali dell’antropologa, Geneviève Makaping, un gradito ritorno dopo nove anni alla manifestazione in veste di presentatrice affiancata dal direttore artistico Notaro.
L'evento a Castrovillari
A portare il saluto il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito e il console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, Domenico Naccari. Quest’ultimo ha sottolineato: «Una manifestazione importante non soltanto per Castrovillari e per la Calabria ma importante per il mondo intero perché dimostra che convivere e mettere insieme le proprie esperienze, le proprie tradizioni non può che essere arricchente».
Il viaggio nel segno dell’integrazione delle etnie e delle loro culture, si è aperto con il con il Gruppo Folklore Ensemble Bulgarani proveniente da Sofia diretto dal coreografo Vladimir Nedev, con l’intento di formare e avvicinare i giovani alla cultura e alla tradizione Bulgara.
Dalla Bulgaria alle danze popolari del patrimonio culturale boliviano, con il “balletto folcloristico dell'università Mayor De San Simón. La “mission” è quella della libertà e della Pace.
A rappresentare la danza dei fiori, la bellezza e l’immagine del sole che sorge e illumina il mondo, il gruppo “Tainan Folk Dance Company” proveniente dall’isola di Taiwan.
La cultura del più grande paese all'interno della steppa eurasiatica, il Kazakistan, il paese più grande dell’Asia centrale ed il nono del mondo, "crocevia" storico e sede di numerosi popoli, è stato rappresentato dal gruppo di danza “TuganZher .
Lunghi pali di bambù, ombrellini e abiti di seta e donne che eseguono il ballo con lunghe unghie di metallo che mettono in evidenza i movimenti aggraziati hanno caratterizzato il gruppo Up Filipiniana Dance Group, proveniente dalle Filippine un arcipelago con oltre 7641 isole che racchiude tradizioni e popoli diversi del paese Asiatico
Pronti a preservare e promuovere le tradizioni e i costumi integrati nel loro ricco e diversificato repertorio il gruppo folklorico "Floarea Barcaului" direttamente dalla Romania, composto da ragazze e ragazzi di età compresa tra 14 e 23 anni con l’intento di rappresentare, attraverso il ballo ed il canto, la forza delle loro tradizioni.
A chiudere il viaggio di terre bellissime direttamente dalla capitale del Kenya, Nairobi il Gruppo culturale Tarumbeta Africa un gruppo di danza keniota composto da giovani con l’intento di utilizzare la musica e l’arte non soltanto come espressioni di creatività ma anche come strumenti di sensibilizzazione verso problematiche sociali, integrazione e condivisione di conoscenze, abilità e di valori culturali.
Nel corso della serata, il direttore artistico, Antonio Notaro, ha omaggiato il giornalista Lino Polimeni, da 25 anni vicino alla manifestazione, con una targa realizzata dal noto orafo calabrese, Michele Affidato.
Questa sera di scena Bulgaria, Taiwan e Kenya con il loro spettacolo nella centralissima Piazza Biagio D’Arienzo. Poi Tutti a ballare con le lezioni impartite a fine spettacolo dai gruppi appena esibitisi.