Non una biografia, né un saggio musicologico, ma solo uno studio, un ritratto di Scott LaFaro, giovane e celebre contrabbassista originario della Locride scomparso a 25 anni in un incidente stradale avvenuto nel 1961 nei pressi di un villaggio non lontano da New York.

A pubblicarla è stato Vincenzo Staiano, storico direttore artistico del festival jazz di Roccella Jonica “Rumori Mediterranei”. All’interno del testo alcuni passaggi che ricordano il periodo della sua infanzia e adolescenza in America e la storia inedita dei nonni paterni che erano emigrati negli Stati Uniti dalla Calabria.

«Il libro traccia tutti questi momenti in modo approfondito e accurato – spiega Staiano a margine della presentazione del libro – e penso di aver contributo attraverso un importante lavoro di ricerca a far conoscere un grandissimo periodo di storia del jazz e un pezzo di storia del nostro paese».

Si tratta di materiale totalmente inedito in Italia e tradotto dall'autore. Lo studio è stato realizzato con ricerche approfondite anche sul ruolo svolto da altre figure di spicco con cui Scott ha condiviso la sua straordinaria storia. Dopo avere descritto il contesto in cui è vissuto, un'attenzione speciale è dedicata al modo in cui La Faro suonava il suo strumento e a quanti contrabbassisti di talento sono stati influenzati dal suo approccio rivoluzionario. «Lui ha rivoluzionato l’uso dello strumento – ha rimarcato il direttore artistico roccellese – prima di lui il contrabbasso era un semplice strumento di supporto e di accompagnamento».

A illustrare il libro Annamaria Bova del circolo lettura dell’Aras, il prof Giuseppe Rossi (docente dello Iulm), il sindaco di Roccella Jonica Vittorio Zito e il pittore e scenografo Cesare Berlingeri, autore del quadro che è stato usato come copertina.