Ospiti eccellenti al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Vinzenz Brinkmann con la moglie Ulrike, esperti nella restituzione del colore originario di statue antiche e autori di una suggestiva ipotesi interpretativa sui “nostri” Bronzi di Riace, hanno effettuato un nuovo sopralluogo dei maestosi guerrieri, alti quasi due metri, considerati tra i capolavori più preziosi e significativi dell’arte greca. «Non vediamo l’ora – ha detto l’archeologo tedesco – di poterci confrontare con i colleghi e rianimare le ricerche e il dibattito su queste straordinarie testimonianze dell’antichità ».

"Museo luogo aperto"

La coppia di esperti ha incontrato il direttore Carmelo Malacrino, il quale ha commentato così la visita: «Il Museo non è un luogo chiuso, che conserva e custodisce reperti del passato, ma è un centro vitale della comunità, un luogo vivo e vivificante di conoscenza e di cultura, di incontro e di confronto. La valorizzazione del nostro patrimonio artistico e archeologico passa attraverso la ricerca scientifica e la collaborazione con le Università italiane e straniere. I Bronzi di Riace sono i nostri capolavori, unici nel panorama della grande statuaria bronzea del V secolo a. C., noti in tutto il mondo per la loro bellezza».

L'interpretazione storica dei due esperti

L’ipotesi Brinkmann – come viene chiamata dagli specialisti – si ricollega alle due immagini collocate sull’Acropoli di Atene descritte dal geografo Pausania nel II secolo d. C.: «Due grandi statue di bronzo, che rappresentano due uomini disposti in battaglia, che chiamano l’uno Eretteo e l’altro Eumolpo». All’incontro era presente anche il professore Daniele Castrizio, docente di Numismatica all’Università di Messina e membro del Comitato scientifico del Museo, autore di una diversa ipotesi interpretativa sui Bronzi. Si tratterebbe della rappresentazione dei due fratelli, “l’un contro l’altro armati”, Eteocle e Polinice. «Con la collaborazione dei Brinkmann potremo ancor più divulgare all’estero e tra i non specialisti l’amore per i nostri Bronzi, che io chiamo “bronzite”», ha dichiarato Castrizio.

Gli altri eventi

Proseguono con grande successo le due mostre “Zancle e Rhegion. Due città a confronto” e “Dioniso. L’ebbrezza di essere un dio”, che arricchiscono la preziosa collezione permanente del MArRC. «Queste esposizioni – dichiara ancora Malacrino – sono molte apprezzate, in particolare dei giovani delle scuole, perché permettono di vivere un’esperienza affascinante di “viaggio” nella memoria».Venerdi 26 gennaio, alle ore 17.30, il MArRC ospiterà il Centro internazionale scrittori della Calabria per la presentazione del libro “Sylvia Plath. Il lamento della regina” della giornalista del quotidiano “La Repubblica” Leonetta Bentivoglio.