VIDEO | Buona accoglienza per “Il figlio del mare”, romanzo che descrive un contesto sociale incline a tollerare la violenza sulle donne
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“Il figlio del mare”, l’ultimo libro di Eliana Iorfida, è stato presentato a Palmi nel corso di una serata incentrata sulla conversazione tra la scrittrice, il giornalista Arcangelo Badolati e l’operatore umanitario Enzo Infantino.
Edito da Pellegrini, il romanzo è ambientato in una Calabria tragica – in un luogo e con nomi immaginari – e l’autrice lo presenta come una sorta di viaggio nel tempo attraverso gli stili della tragedia greca.
«È il mio primo libro ambientato nella mia terra – ha dichiarato Iorfida - e credo che sia un significativo approdo anche esistenziale rispetto alle mie altre opere nate dai miei viaggi nel mediterraneo».
L’archeologa col vizio della scrittura ha svelato alcuni spunti di un racconto che «vuole anche aiutare l’emersione della vera coscienza del calabrese, spesso irretita dentro stereotipi che abbiamo importato e dentro i quali, alternando vittimismo e orgoglio, ci siamo assuefatti».
Dunque un romanzo anche di autocoscienza collettiva, che si dipana a partire dallo stupro subito da una donna, fotografando il contesto sociale arretrato che lo ha tollerato.