Dopo un'attività trentennale, saranno dismesse. Si tratta di un pezzo di storia della Marina militare italiana
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Si chiude un ciclo importante per un pezzo della Marina Militare Italiana: il pattugliatore di squadra Aviere e la fregata Euro saranno dismesse. Per questo motivo, hanno iniziato un ultimo giro per i porti italiani per illustrare l'attività svolta in trent'anni. Tra le varie tappe, sono attraccate anche a Crotone, dove i due comandanti Bruno Viafora e Nicolò Pisani – insieme al capitano Corrado Rocca della scuola navale “Morosini” - hanno tenuto una conferenza stampa per illustrate le attività svolte in questo trentennio.
La nave Aviere è l’ultimo pattugliatore di squadra ancora in servizio della classe Soldati. Inizialmente costruita per la Marina Irachena, sul progetto delle fregate classe Lupo insieme ad altre tre unità, non è stata consegnata a seguito dell'embargo decretato dall'Onu nei confronti dell'allora governo di Baghdad (guerra Iran Iraq 1980-1988). I lavori per la costruzione della nave sono iniziati nei cantieri Cnr di Ancona il 27 Luglio 1981 per essere poi trasferita agli Stabilimenti Fincantieri del Muggiano di La Spezia, dove è stata successivamente varata il 18 dicembre 1984. Nel 1992, dopo i necessari interventi di adeguamento delle sue caratteristiche agli standard nazionali e Nato, l'unità è stata acquisita dalla Marina Militare e, nei suoi 26 anni di servizio ha totalizzato più di 37mila ore di moto per più di 400mila miglia percorse (19 volte la circumnavigazione del mondo) partecipando con successo a diverse operazioni navali alle quali l’Italia ha fornito il proprio contributo, tra cui: “Enduring Freedom” nel 2002, “Active Endeavour” nel 2004, 2005, 2008, 2009 e 2010, “Unifil” nel 2009, “Joint Warrior” nel 2010, “Ioniex” nel 2011 e 2012, “SNMCMG2” nel 2014, “Mare Sicuro” dal 2015 al 2018, “Sea Guardian” nel 2016 e 2017, “Multi Cooperative Exercise” nel 2017, e “Mare Aperto” nel biennio 2017/2018.
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Sesta delle otto fregate classe Maestrale, la nave Euro è una unità missilistica polivalente; varata a Riva Trigoso il 25 marzo 1983, è entrata in servizio il 7 aprile 1984. Inizialmente progettata con specifiche predisposizioni per il contrasto dei sommergibili, la Euro - nel corso dei suoi 34 anni di servizio - ha totalizzato più di 60mila ore di moto per 749.507 miglia percorse (circa 35 volte la lunghezza dell’equatore) evidenziando, così come tutte le unità della classe, una notevole flessibilità di impiego che ha permesso l’efficace assolvimento di un’ampia varietà di missioni sia in contesti nazionali che internazionali. L’unità, infatti, è in grado di svolgere i seguenti compiti: difesa di convogli e altre Unità militari da minaccia aerea, navale e subacquea; controllo e interdizione di aree e linee di traffico marittime; attacchi contro unità di superficie e bersagli costieri in supporto alle operazioni anfibie; contrasto alla pirateria e traffici illeciti; evacuazione di personale non combattente da zone di conflitto; ricerca e soccorso di imbarcazioni e personale in difficoltà; capacità di comando e controllo mediante l’imbarco di uno staff nazionale/multinazionale) che opera in maniera autonoma in un’area staff dedicata; primo soccorso e stabilizzazione feriti grazie ad un’area ospedaliera attrezzata.
Per il comandante del pattugliatore Aviere Bruno Viafora il dover abbandonare una nave con tanti anni di servizio sulle spalle «è un duro colpo – ha dichiarato – è come se fossero tutti figli miei i 130 membri dell'equipaggio, nonché un mezzo di “mia proprietà”. Però tutto ha una fine e, quindi, anche la vita operativa di questa unità che si avvicina al pre pensionamento con l'arrivo a Taranto previsto per sabato prossimo, e poi successivamente a un eventuale cessione o un ricondizionamento».
«E' arrivato il momento anche per la nave Euro alla fine della vita operativa – ha dichiarato il comandante Nicolò Pisani – è un momento particolare per una nave che ha fatto tanto per la Nazione, ma anche per i sentimenti dell'equipaggio, a iniziare da me che l'ho conosciuta nel 1998. Tanti anni in mare dagli anni '80 quando c'era ancora la Guerra Fredda, fino alle minacce più attuali come l'11 settembre. Una lunga storia che abbiamo il piacere di condividere con i cittadini di Crotone».
Un ruolo molto importante che rivestono le due navi è quella della formazione del personale della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”, come spiegato dal capitano Corrado Rocca: «la campagna addestrativa rappresenta una fase del percorso formativo dei nostri allievi, la parte conclusiva del secondo anno nella fattispecie. Gli allievi hanno modo di passare dalla teoria alla pratica, sia con la condotta delle unità, sia con argomenti particolari che non possono affrontare durante la scuola, come il concetto della sicurezza a bordo delle navi, e tutte le attività marinaresche e attinenti alla navigazione».
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