Medici e infermieri dell’associazione fondata da Gino Strada sono operativi da sabato nell'ospedale pitagorico e insieme all'Asp pensano a un progetto di telemedicina per potenziare le Usca
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
La pandemia corre, l’ospedale di Crotone si riorganizza. I 30 posti letto del reparto Covid, realizzato a inizio emergenza nei locali dell’ex Cardiologia - Utic, al piano terra, non erano più sufficienti. Oggi ce ne sono potenzialmente 31 in più: 23 sono stati ricavati nell’area ex Neurologia - Stroke Unit – Obi, 8 (in caso di necessità) in una delle due tende dell’Esercito allestite nel piazzale davanti all’ex pronto soccorso. L’altra, per ora, è destinata alla vestizione-svestizione degli operatori.
Nel reparto Covid 2 ci sono 7 pazienti
È il nuovo reparto Covid 2, allestito con l’arrivo della seconda ondata di contagi e ora ampliato grazie al supporto del personale di Emergency, che ha messo a disposizione 6 medici e 5 infermieri, operativi da sabato.
«Al momento abbiamo 7 pazienti ricoverati – spiega Lorenzo Siracusano, del coordinamento logistica di Emergency - L’attività è iniziata e sta andando molto bene. Questo intervento si fa in estrema collaborazione, è un lavoro collettivo per garantire assistenza ai degenti».
All’ospedale di Crotone, resta pienamente operativo il primo reparto Covid. Conta 30 posti letto ordinari (ad oggi tutti occupati) più 10 di terapia sub intensiva.
Emergency aiuterà a potenziare le Usca
Perfettamente funzionanti anche le Unità speciali di continuità assistenziale, che l’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone ha intenzione di potenziare. «La nostra azienda – spiega Francesco Masciari, direttore generale facente funzioni dell’Asp di Crotone - già nel mese di marzo, primi in Calabria, ha attivato il sistema delle USCA per fornire assistenza domiciliare ai pazienti Covid. Con l’arrivo di Emergency abbiamo pensato di cogliere un’opportunità importante di efficientamento, inserendo elementi di telemedicina».
Quanto resterà Emergency a Crotone dipenderà dall’evoluzione della pandemia. Tra l’altro, è attesa una terza ondata di contagi, che potrebbe mettere nuovamente a dura prova il sistema sanitario regionale e quello provinciale. «Finché ci sarà bisogno, noi siamo qua» garantisce Siracusano.
Le tende sono sicure?
Intanto, ieri, il maltempo ha causato qualche problema a una delle due tende collegate al reparto Covid 2. «Sono stati danni molto lievi – dichiara Masciari – immediatamente riparati dall’esercito». L’incidente ha fatto però sorgere dubbi sulla sicurezza del reparto tendato: «Il nostro auspicio, comunque, è che si possa evitare di ospitare degenti in tenda» conclude.