Il legno è il filo conduttore delle sue opere. Attraverso la mostra "emergenze" lancia un grido d'allarme per invitare tutti a prendere coscienza dello stato di degrado che ci circonda molto spesso generato dalla negligenza dell'uomo
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E' un'arte che vuole offrire spunti di riflessione quella dell'artista Mario Naccarato, nato a Cosenza ma catanzarese di adozione, che con la mostra "Emergenze" lancia quasi un grido d'allarme, un invito a rispettare l'ambiente in tutte le sue forme e a prendere coscienza dello stato di degrado circostante. Un messaggio-monito espresso attraverso l'elemento naturale del legno. «La mia arte nasce dalle problematiche sociali - spiega l'artista che proviene da esperienze di grafica fino ad approdare ad una più profonda ricerca concettuale - Le mie sono opere ispirate a tutte quelle problematiche che affliggono il pianeta, provocate dalla negligenza dell'uomo. Il legno è un filo conduttore perché dalla natura ci riporta all'essenza dell'uomo». E così foglie, semi, terra diventano elementi da proteggere e salvaguardare. «Nell'ambito della mostra ci sono delle teche che contengono degli elementi naturali che vogliono dare il senso della salvaguardia dell'ambiente, quello che manca alla nostra società che deturpa l'ambiente e peggiora la vita dell'uomo». Il dialogo tra uomo e natura, frutto di un'accurata ricerca di tecniche espressive nuove ed originali, prosegue poi con le opere della serie "souvenir" in cui miniature di pianeti bombardati dialogano con strutture lignee. «Le opere che appartengono a questa serie si riferiscono al pianeta terra - conclude Naccarato - con piccoli elementi che rappresentano delle esplosioni nucleari. Il messaggio del souvenir solitamente è positivo, in questo caso si tratta di provocazioni. Il mio intento resta comunque quello di mandare un messaggio di speranza e di favorire la riflessione».