Arriva dall’Accademia di Brera il professore Giacinto di Pietrantonio, nuovo curatore delle Residenze artistiche Bocs Art di Cosenza, presentato alla stampa in un incontro organizzato nel complesso monumentale di San Domenico. Dopo il tumultuoso divorzio con Alberto Dambruoso ed il tramonto della ipotesi Sgarbi, l’amministrazione di Palazzo dei Bruzi ha individuato nel docente pescarese, il cui curriculum è di altissimo spessore, la persona cui affidare il progetto. Alla conferenza hanno partecipato inoltre il sindaco Mario Occhiuto e il dirigente del settore cultura del comune di Cosenza Giampaolo Calabrese.

 

Si riparte il 17 maggio

Presentato anche il programma delle iniziative. Le residenze artistiche firmate Di Pietrantonio saranno inaugurate il 17 maggio e si distingueranno per uno slancio di apertura al territorio ancora maggiore rispetto a prima. Del territorio si raccoglieranno stimoli, contaminazioni, talenti. «L’apertura culturale, in questa fase più matura registrata dalle residenze dei BoCs, riguarda molteplici ambiti – ha spiegato il dirigente del settore cultura Giampaolo Calabrese - Innanzitutto, la collaborazione con quattro atenei: l’Università della Calabria, l’Università Statale di Milano, la Federico II di Napoli e l’Università Lubumbashi del Congo. Proprio dal 17 al 31 maggio i BoCs Art ospiteranno artisti congolesi con un programma ricco di incontri e laboratori».

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L'arte miscelata allo spettacolo

Ennesima novità è data dalla Residenza artistica che a giugno poi ospiterà i 16 componenti della compagnia teatrale che porta in scena il Sogno di una notte di mezza estate di Michele Schiano di Cola, spettacolo che debutterà in prima assoluta per il Napoli Teatro Festival Italia di Ruggero Cappuccio al teatro Bellini il 13 e il 14 giugno. Naturalmente, in occasione del passaggio a Cosenza, l’opera calcherà anche le tavole del Rendano. Il sindaco Mario Occhiuto ha tenuto a ringraziare Di Pietrantonio per un calendario che presenta aspetti notevolmente originali. «Siamo stati premiati allo Smau di Napoli – ha detto il primo cittadino - proprio per il valore innovativo del nostro progetto. Cosenza punta all’arte perché dove c’è creatività c’è innovazione e di conseguenza crescita territoriale. Attraverso questo campus di casette in legno di ingegneria naturalistica che abbiamo voluto nel cuore del centro storico, in un contesto preciso, dove si può stare insieme, è nato il BoCs Art Museum, che non espone opere di una collezione contemporanea, bensì un’esposizione singolare che riflette l’esperienza di incontro e contaminazione sul territorio vissuta dagli artisti durante la loro permanenza nei BoCs».