Alarico, croce e delizia della città di Cosenza. Il suo mitico tesoro lo hanno cercato in molti tra le anse del Busento. Mario Occhiuto però, lo ha individuato nella stessa figura del conquistatore barbaro. Al pari di altre affascinanti storie leggendarie, quella del re dei Visigoti ha attratto l’attenzione di media di caratura internazionale.

 

Un veicolo promozionale che il sindaco ha deciso di amplificare in tutti i modi, avviando una campagna di scavi, posizionando la statua dell’artista Paolo Grassino in corrispondenza della confluenza con il Crati e appaltando la demolizione dell’ex Hotel Jolly, l’ecomostro sede dell’Aterp fino a pochi mesi fa, destinato a lasciare il posto ad un museo dedicato al condottiero germanico. L’iter è in fase avanzata ma per poter procedere è necessario il rilascio di un nulla osta paesaggistico da parte della soprintendenza. Presto sarà convocato un tavolo tecnico per giungere alla migliore soluzione affinché il nuovo edificio possa integrarsi perfettamente con il contesto circostante.