I pittori congolesi impegnati nei Bocs Art incontrano il maestro contemporaneo siciliano Antonio Sciacca
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L’esperienza condotta nei Bocs Art non è stata l’unica svolta a Cosenza dagli artisti di nazionalità congolese coinvolti nel mese di maggio nella residenza Vivre sur le seuil (Vivere sulla soglia), la prima del nuovo ciclo avviato nelle casette di legno poste sul lungofiume, targato Giacinto Di Pietrantonio.
Contaminazioni con l'artista siciliano Antonio Sciacca
I giovani africani infatti, hanno dato luogo ad una interessante contaminazione con il pittore siciliano Antonio Sciacca, fondatore del Metropolismo, dando vita ad una serie di opere di notevole spessore, confezionate a quattro mani durante la loro contemporanea permanenza nel capoluogo bruzio. L’affascinante e non comune connubio artistico è stato ospitato all’interno della Galleria Marano. La mescolanza dei due stili ha prodotto quadri di sicuro interesse, andando ad arricchire le tracce lasciate a Cosenza dai giovani africani.
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Empatia con i luoghi e museo diffuso
«Riteniamo importante che gli artisti riescano ad entrare in empatia con i luoghi in cui partoriscono i loro dipinti – dice Emilio Vommaro, titolare della galleria insieme a Dora Marano - Si viene così a creare un legame con il territorio. E questo legame, rafforzato anche dai rapporti di amicizia stretti dagli artisti con i cittadini, arricchisce il senso delle opere prodotte, riproponendo quella idea di museo diffuso cara a Salvatore Fiume». Il laboratorio condotto insieme ad Antonio Sciacca ha offerto uno spaccato di arte inedita e carica di significati, i cui risultati sono stati presentati in un vernissage al quale sono intervenuti due degli artisti congolesi partecipanti, Lululaka, da tempo residente in Toscana, e Mencar, che ha scelto Parigi come dimora e che ha la particolarità di dipingere danzando a suon di musica.