Tra le creazioni dell’artista Marco Lodola in esposizione a Cosenza nella Galleria Marano, spicca Il volto degli Altri, la scultura in specchi e plexiglas scelta come immagine da stampigliare sul cd Gli Anni degli 883 del 1998. Come Max Pezzali infatti, anche Lodola è originario di Pavia. Chi ne è in possesso, di fatto, inconsapevolmente custodisce la riproduzione di una delle sue opere più iconiche.

Aperta fino al 5 dicembre

Noto anche per aver curato la veste grafica del calendario dell’Arma dei Carabinieri 2025 e per aver allestito le 400 boutique di Christian Dior in tutto il mondo, Lodola è tra i fondatori del nuovo futurismo. Profondo estimatore dell’arte Fauves, ne ha ereditato la carica cromatica dirompente. La collezione ospitata nella Galleria Marano, aperta al pubblico fino al 5 dicembre, annovera quadri, le pregiate scatole luminose, ognuna delle quali è un pezzo unico, e le più recenti sculture in plexiglas, novità del 2024, realizzate con la tecnica della serigrafia, in serie limitata e numerata. L’esposizione coincide con la celebrazione del trentennale della presenza della Galleria Marano nella città di Cosenza. Un presidio culturale concreto, un solido punto di riferimento anche per gli artisti locali.

Rapporto trentennale

E trentennale è pure il legame tra Dora Marano e Marco Lodola: «Un rapporto che ci consente di offrire alla città questa prestigiosa mostra – dice la curatrice Tiziana Vommaro - con l’iconica opera realizzata per gli 883. Lodola però – ricorda – ha lavorato pure con Ron, ha allestito recentemente un concerto di Gigi D’Alessio. E poi è stato chiamato dalla Piaggio per celebrare gli 85 anni della Vespa. Insomma, parliamo di un artista che ha superato ampiamente i confini nazionali».