In casa sono giorni di stress e preoccupazioni 'epiche'. I genitori sono in bilico tra smartworking e gestione dei pargoli, ma un aiuto insperato viene da blog e siti web utili per cavarsela con fantasia
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Tra gli impatti più pesanti del fenomeno coronavirus vi è senza dubbio quello riguardante la sfera dell’istruzione che vede, da ormai due settimane in tutta Italia, scuole chiuse e bambini costretti alla permanenza in casa, privati, dalla situazione di straordinaria emergenza, della possibilità di continuare a svolgere la propria attività didattica in aula, attraverso la presenza fisica e il contatto – valutati oggi più che mai preziosi - con insegnanti e compagni di scuola.
Tra smartworking e "piccoletti"
Una conseguenza che porta con sé problematiche importanti dal punto di vista genitoriale, con mamme e papà divisi tra smartworking e attenzioni da riservare ai piccoli di casa durante tutto l’arco delle 24 ore, o genitori che, complice la chiusura temporanea dell’attività lavorativa, si trovano a fare i conti – come se non bastasse - anche con la noia che incombe sui figli.
No al tablet come soluzione
Gestire i più piccoli, si sa, non è cosa semplice, i giochi a casa sono sempre quelli e, anche se i negozi dei “balocchi” fossero aperti per qualche nuova attrazione, sarebbe comunque di breve durata. Senza contare che, cellulari, tablet e tv da parcheggio pensati come soluzione “tampone” rischierebbero di creare ulteriori danni, atrofizzando fantasia e manualità.
I blog delle mamme
E allora ecco che vengono in soccorso una serie di spunti, blog delle mamme e il contributo prezioso degli insegnanti che, coscienti della situazione difficoltosa di grandi e bambini, cercano per quanto possibile (senza infittire l’agenda dei compiti per casa) di continuare l’attività didattica e di consolidare quella svolta. Le chat whatsapp si animano di nuove attività, dall’arcobaleno da disegnare con la scritta “Andrà tutto bene” e da appendere ai balconi, alle farfalle che infondono nuova speranza con “Torneremo presto a volare”; dalla favola di “Coronello: il virus birbantello” alla fantasiosa interpretazione di bimbi supereroi che, sul foglio di carta e su quello della vita, sconfiggono il coronavirus.
Lezioni sul sofà
E ancora, le “lezioni sul sofà”, nate dall’idea un gruppo di scrittori per intrattenere i ragazzini con racconti, video lezioni e laboratori ai tempi del coronavirus; e se, a furia di leggere abbiamo consumato la libreria dei nostri bambini, il Teatro del Cerchio regala tantissime favole interpretate da attori professionisti con lo slogan Una favola al giorno leva il virus di torno; oppure, con Fiabe al telefono basterà telefonare al numero indicato per ascoltarle o chiedere di essere inseriti in una lista e ricevere la registrazione delle fiabe via chat.
Cucinare insieme
E ancora, ricette da fare con il contributo vivace dei piccolini, racconti e guide utili ai tempi del covid, come quella prodotta dal Museo dei bambini italiani (Children's Museum Verona, Explora, La Città dei Bambini e dei Ragazzi e MUBA): una “Guida Galattica al Coronavirus” scaricabile gratuitamente, per spiegare ai bimbi e alle loro famiglie questo "microbo venuto da lontano" che sta cambiando le abitudini di tutti.
Ma l'attività fisica?
Senza trascurare l’attività fisica che palestre e associazioni sportive hanno dovuto interrompere, un po’ di tempo si potrebbe dedicare agli esercizi da fare insieme ai più piccoli, come quelli suggeriti dall’ Ospedale Bambino Gesù che, tra un salto tra gli scogli e il percorso tra i coccodrilli, tra animali della foresta e sentieri dei ninja, aiutano ad allietare le giornate dei più piccoli confinate tra le mura di casa.
Torneremo ad abbracciarci
Barcamenarsi in queste giornate non è certo cosa semplice, ma tra una coccola e l’altra, tra un piatto fatto insieme e i colori sulle dita, tra un insegnamento appreso e uno da apprendere, ogni genitore sarà consapevole che la lezione più grande i bambini l’hanno già imparata da soli. Quando torneremo ad animare le strade, le scuole, i parchi, quando ci saremo riappropriati delle nostre giornate, quando potremo respirare di nuovo a pieni polmoni, saranno anche loro, i più piccoli ad aver compreso quanto preziosi siano, per tutti, la libertà, il calore di un abbraccio e la necessità del contatto umano, seppur ai tempi dei social.