VIDEO | Serata riuscita con le strutture ricettive che hanno fatto registrare un buon numero di presenze. Soddisfatto l’assessore al Turismo Costantino Argentino
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Dopo due anni di pausa dovuti alla pandemia torna l’evento dei fuochi di San Marco a Rossano. Numeri straordinari, centro storico preso d’assalto da migliaia e migliaia di cittadini provenienti da tutto il territorio. Gruppi musicali, enograstronomia, degustazioni tipiche e voglia di tornare a vivere. Spettacoli, mostre, esposizioni, tutto è andato secondo cronoprogramma, fatta eccezione per un pizzico di vento che poteva compromettere l’andamento della serata nell’accensione dei fuochi. Ma poi tutto è rientrato. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Turismo Costantino Argentino: «Flussi enormi, c’era tanta voglia di ripartire, ha commentato l’amministratore. Le strutture ricettive hanno fatto registrare un buon numero di presenze».
L’evento è stato anche l’occasione per promuovere i prodotti tipici nostrani e la cultura del km zero. A tal riguardo, grazie alla partnership tra la Coldiretti, la Confcommercio e l’istituto Alberghiero si è dato vita, nell’ambito della serata, a una serie di iniziative protese a valorizzare le pietanze del posto, in particolare la degustazione del risotto alla crema di fave con olio al limone. Nella stessa occasione si è intesa promuovere la produzione del grano in loco utile ai panificatori del posto a garantire la vendita del pane a costi più ridotti dopo la guerra in Ucraina.
Quella appena celebrata è la 186° edizione dei fuochi di San Marco, che ha visto la luce grazie alla sinergia fra l’Amministrazione Comunale, il mondo associazionistico e quello produttivo. Ricordato, in alcune manifestazioni culturali inserite nel programma, il terribile terremoto che nel 1836 mise in ginocchio Rossano e tutto il suo comprensorio, costringendo gli inermi cittadini a rifugiarsi in falò improvvisati per le strade mentre tutto intorno a loro crollavano edifici e si sentivano i lamenti delle persone intrappolate sotto le macerie.
Il fitto calendario di iniziative
Il museo diocesano è rimasto aperto per tutto il periodo di tempo, la Sala Grigia di Palazzo San Bernardino è stata allestita con una mostra fotografica a cura del Club Lyons Rossano Sybaris. L’edificio dell’ex Pescheria ha ospitato una collettiva artistica del Centro Arte Club, mentre in Piazza Steri ci sono state allestite esposizioni artistiche sia dell’associazione Retake Rossano che del Polo Liceale di Rossano. Altre esposizioni sono state organizzate dal Moto Club a Piazza Martucci e di Vespa Club e Club 500 a Piazza Toscano Mandatoriccio.
L’intrattenimento musicale itinerante ha visto protagonisti i “Salento Funk” e i “Takabum” che hanno seminato allegria per le strade del Centro Storico mentre i Pakoustic sono stati in Piazza Amantea. Infine Antonio Bevacqua&Friends insieme agli studenti del Polo Liceale di Rossano hanno dato spazio a momenti di intrattenimento in Piazza Steri, mentre i ragazzi dell’Itas di Rossano si sono esibiti con musiche e danze popolari in via Plebiscito. Le musiche popolari e le tarantelle pastorali del Pollino sono state curate dalla maestra Raffaella Maritato in Piazza Martucci, unitamente all’associazione Terra e Popolo e al Circolo Culturale Namastè.
Tra le iniziative inserite nel fitto programma: il concerto spettacolo e animazione sportiva a cura dell’ASB Sportland in Piazza Toscano Mandatoriccio, musica popolare a cura del Divino Club in Via Toscano Mandatoriccio e in Piazza Duomo l’animazione a cura del gruppo Scout Rossano 1 San Nilo Carlo Perciavalle. E poi le visite guidate a cura del Club Trekking Rossano.