I dati forniti durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano. 142 le cause attualmente pendenti
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I matrimoni finiscono soprattutto per incapacità ad assumere gli oneri matrimoniali e per immaturità psicoaffettiva. Sono questi i motivi più ricorrenti, per cui ci si rivolge al Tribunale ecclesiastico Interdiocesano calabro chiedendo di annullarlo.
È quanto risulta dai dati illustrati all’inaugurazione del nuovo anno giudiziario. Alla cerimonia che si è svolta a Reggio Calabria, nell’aula magna "Mons. Luigi Mondello", del Seminario arcivescovile Pio XI, hanno preso parte, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova e moderatore del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro, e mons. Vincenzo Mons. 142 le cause attualmente pendenti al Tribunale, 46 delle quali relative al 2017 e 96 al 2018. «Un dato - ha sottolineato mons. Varone - che evidenzia che il nostro tempo di gestione del processo è in termini ragionevoli e le cause pendenti, di anno in anno, diminuiscono in modo considerevole». 116 i matrimoni annullati nell’ultimo anno, 2018.